[[[TUBEROSA, LA PRIMAVERA SECONDO CARTHUSIA]]] {{566-TUBEROSA}} [[Per la prima volta Carthusia interpreta uno dei fiori-icona della profumeria: la Tuberosa.]]%%% {{566-TUBEROSA1}} Nella preziosa fragranza, l’imprinting olfattivo delle sue radici emerge con una spiccata personalità, avvolgendo coloro che la indossano. Protagonista di [Tuberosa] è l’omonimo fiore, nobile e carismatico, in un’interpretazione cremosa e avvolgente. La carnalità solare dell’Ylang-Ylang lo circonda, per poi farlo vibrare di Elemi e Cannella, ed infine colorarsi di Prugna. Non mancano le note profonde di Vetiver, Vaniglia, Ambroxan e Musk. Un soliflor – il primo nella collezione di fragranze per la persona Carthusia – ricco di molte sfaccettature: la composizione, firmata da [Luca Maffei], si traduce in un florientale intenso e sensuale, aperto e luminoso, in perfetto stile Carthusia. La tuberosa vive di una luce nuova: non è più quella lunare che ne ha contribuito a fama e diffusione soprattutto in epoca vittoriana, ma è quella del sole di primavera in una Capri che rifiorisce, accingendosi a vivere una nuova stagione, nuove esperienze, nuovi amori. [Capri], in tutto il mondo, scatena quest’euforia contagiosa, che rimane impressa nel cuore, oltre che negli occhi. I sensi vengono rapiti di continuo, olfatto incluso. È impossibile non associare a Capri anche una ricca impronta profumata, che miscela nella memoria i sentori dei fiori e della vegetazione tipica, scaldata dal sole che ne fa emergere l’avvolgente armonia. {{566-TUBEROSA2}} Per Carthusia il 2018 coincide con il [70° anniversario] della fondazione del marchio che più di ogni altro è sinonimo di Capri nel mondo, dei suoi colori, delle fragranze, di un territorio generoso e unico, che ha saputo trasformare in profumi, sviluppando più linee tra loro complementari, sinonimo di un lifestyle che esprime una rilassata ricercatezza. Molte sono le novità con cui Carthusia festeggia questo traguardo, in sé sinonimo di equilibrio felice tra passato e futuro, tradizione e innovazione, elementi che dal suo esordio nel 1948, ne identificano il DNA. È proprio nel 1948 – anno in cui le antiche formule dei profumi tornano alla luce – che il priore della Certosa di San Giacomo, su licenza papale, le svela a un chimico piemontese. Sarà proprio lui ad aprire in Viale Matteotti, dove tuttora si trova, il laboratorio di fragranze più piccolo al mondo. Oggi ospita strumenti e macchinari realizzati su misura per garantire l’efficienza produttiva, anche se molte delle fasi sono ancora realizzate a mano dal personale specializzato. Sempre nello stesso anno il pittore Mario Laboccetta riunisce nell’immagine Liberty della sirena floreale, che diviene subito emblema dell’azienda, gli elementi cardine dell’eredità classica di Capri, tra suggestioni surreali e accenni mitologici. Una moltitudine di fiori colorati – gli stessi da cui discendono i profumi Carthusia - si sprigiona libera nel gioco della metamorfosi, espressione immediata dell’equilibrio perfetto tra arte e natura, creatività e metodo. Arianna Ivana Patelli, 02 maggio 2019