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L'uomo di neve: un giallo tra i ghiacci norvegesi

Un cast eccellente con la star Michael Fassbender nella parte di Harry Hole

Franca D.Scotti



Un incipit drammatico: un ragazzo viene abbandonato da un padre violento e insensibile, mentre la madre si suicida.
Rimane un pupazzo di neve, allusione a un futuro di inquietudine, infelicità, orrore.
D'ora in poi l'"uomo di neve" firmerà omicidi di giovani donne colpevoli solo di non essere abbastanza dedite ai figli.
Un poliziotto della Omicidi, Michael Fassbender, celebre per la sua abilità nel risolvere casi impossibili, si occuperà del caso dell"uomo di neve", minaccioso anche per lui. Infatti la brillante poliziotta appena trasferita (Ferguson), che lo aiuta, sarà destinata a soccombere.
Intanto il detective si trova a riaprire casi irrisolti vecchi di decenni nella speranza di trovare indizi che li colleghino ai nuovi delitti e sconfiggere così una mente diabolica oltre ogni immaginazione prima della prossima nevicata.
Un thriller che tiene alta l'attenzione fino all'ultimo, anche se alcuni particolari appaiono improbabili.
Giallo psicologico dunque, ma anche truculento che rivela i turbamenti di un ragazzo cresciuto nell'angoscia dell'abbandono.
L'umo di neve è un film tratto dal romanzo di Jo Nesbo di produzione in prevalenza inglese con la regia dello svedese Tomas Alfredson (regista de La Talpa tratto del romanzo di Le Carré e con un bravo Gary Oldman che inerpreta Smiley) che in origine aveva come regista Martin Scorsese che poi ha rinunciato.
Affascinanti gli scenari glaciali di fiordi e strade della Norvegia.

Novembre 2017