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UN ALTRO GIRO: OSCAR AL MIGLIOR FILM IN LINGUA STRANIERA

''Un altro giro'' di Thomas Vinterberg è stato scelto per rappresentare la Danimarca ai premi Oscar 2021, dove ha vinto l'Oscar al miglior film in lingua straniera ed è stato candidato per il miglior regista



Non facile per il pubblico italiano questo film, decisamente nordico, che ha avuto un grande successo mondiale, fino a vincere l'Oscar 2021 per il miglior film in lingua straniera.
Il contesto e il gruppo sociale sono legati ad un mondo danese che in parte ci è estraneo, ma le tematiche affrontate sono universali e mettono in discussione le nostre sicurezze.
Martin, Tommy, Nikolaj e Peter sono quattro insegnanti, ed amici, che si pongono il problema di interagire correttamente con i propri studenti. Martin in particolare ha anche dei problemi a relazionarsi con moglie e figli.
Tutto ha inizio durante una cena per il quarantesimo compleanno di Nikolaj, in cui il discorso cade sulla teoria di uno psichiatra che sostiene che l'uomo sia nato con un deficit da alcol pari allo 0,05% che lo renderebbe meno attivo sia nelle relazioni sociali che in quelle psico-fisiche. Da ciò un invito e una scommessa a bere piccole quantità di alcol. Anche perché Churchill ha vinto la Seconda Guerra Mondiale , sotto l'eccessivo e costante effetto dell'alcol!
L'operazione dà i suoi frutti in termini di autostima, energia e socievolezza, anche con la classe.



I risultati convincenti portano il gruppo ad aumentare progressivamente la dose quotidiana, fino all'eccesso.
Dopo una totale ubriacatura, i quattro colleghi ne subiscono le conseguenze: mentre Martin, il protagonista, viene lasciato dalla moglie, Tommy, durante l'ennesima bevuta salpa con la propria barca e cade in mare affogando.
Dopo il funerale dell'amico, i tre amici sembrano prendere coscienza del pericolo insito nell'esperimento. Ma la visione degli studenti, che si sono diplomati grazie a loro e festeggiano nel porto, passandosi le bottiglie, li spinge alla spontaneità.
La danza finale di Martin che si abbandona al suo sogno giovanile di diventare ballerino sembra il recupero della gioia di vivere, aldilà di ogni limite imposto dalla società, una gioia di vivere e una spontaneità che sembrano tanto più salutari, se recuperate senza l'artificio dannoso dell'alcool.
Come sostiene il regista, che rispecchia i valori di una società in cui l'alcolismo diffuso può essere un problema ''Volevamo rendere omaggio all'alcol ma, ovviamente, volevamo anche dipingere un quadro ricco di sfumature. Parte integrante della nostra analisi della natura dell'alcol è la consapevolezza che per il suo uso eccessivo le persone si distruggono e muoiono. L'alcol rende vivi ma può anche uccidere.''


Franca D.Scotti

Maggio 2021