CHIUDI ... A Locarno ''Mario Botta. Spazio Sacro''Fino al 12 agosto, presso la Pinacoteca Comunale Casa Rusca di Locarno una rassegna delle architetture del sacro di Mario Botta. Franca D.Scotti ''Mario Botta. Spazio Sacro'' è un progetto espositivo curato dallo studio Mario Botta Architetti, con la direzione scientifica di Rudy Chiappini.
Dopo aver presentato artisti di fama internazionale (Valerio Adami, Fernando Botero, Hans Erni, Mimmo Rotella, Javier Marín e Robert Indiana), il Museo inaugura la programmazione espositiva del 2018 con una mostra dedicata a Mario Botta, estendendo il proprio orizzonte di ricerca e interesse anche all'architettura.La mostra si svolgerà nelle sale della Pinacoteca e nel suggestivo padiglione costruito per l'occasione nel cortile esterno. Per la prima volta in assoluto vengono presentate 22 architetture realizzate in differenti Paesi: Svizzera, Italia, Francia, Israele, Ucraina, Sud Corea e Cina. Si tratta di 18 edifici, 3 opere in corso di realizzazione e una proposta per una cappella all'aeroporto della Malpensa. Tutti i progetti sono documentati con modelli originali, disegni e gigantografie. L'esposizione documenta una tipologia cara all'architetto Mario Botta che, in tanti anni di attività, ha avuto diverse opportunità di confrontarsi con la dimensione del sacro, tanto da giungere ad affermare che ''attraverso gli edifici di culto ho l'impressione di aver individuato le radici profonde dell'architettura stessa. I concetti di gravità, di soglia e di luce come generatrice dello spazio, il gioco delle proporzioni e l'andamento ritmico degli elementi costruttivi, fanno riscoprire all'architetto le ragioni primarie, di matrice in qualche modo sacra, dell'architettura stessa.''La capacità dell'architetto svizzero è infatti quella di sviluppare un linguaggio architettonico basato sullo studio delle forme primarie, dei volumi puri, della geometria elementare e dei materiali naturali. Una sfida importante da vincere per Botta è misurarsi con l'infinito attraverso elementi finiti, figure semplici che sono più facilmente distinguibili e in cui tutti si possono riconoscere.L'architettura del sacro, nel percorso creativo di Botta, parte dal bisogno di spiritualità insito nell'uomo. Ciascuno dei 22 edifici, al di là delle confessioni religiose alle quali sono destinati (ebraismo, cristianesimo e islamismo), si pone come paradigma di un modo di interpretare tale bisogno, per dare forma ai valori collettivi del nostro vivere, modellando luce e spazio così da trarne un significato simbolico riconosciuto e condiviso. Tutto ciò recuperando la tradizione costruttiva del passato, in particolare, l'uso del laterizio e della pietra, quest'ultima spesso proveniente dalle località dove l'architetto pone in essere i suoi interventi, volendo con ciò perseguire anche l'obiettivo di contestualizzare le proprie architetture nel rispetto del genius loci. Il suo impegno nell'interpretare la sensibilità della cultura contemporanea e nel contempo la volontà di evocare e rafforzare quel territorio di storia e di memoria che costituisce il vero patrimonio dell'identità dell'architettura europea, si configura come ''ragione critica'' che si oppone alla fragilità dei modelli e delle mode offerte dall'imperante globalizzazione.Per Mario Botta - da sempre - ''costruire è di per se un atto sacro, è una azione che trasforma una condizione di natura in una condizione di cultura; la storia dell'architettura è la storia di queste trasformazioni. Il bisogno che spinge l'uomo a confrontarsi con la dimensione dell'infinito è una necessità primordiale nella ricerca della bellezza che ha sempre accompagnato l'uomo nella costruzione del proprio spazio di vita. Per l'architetto penetrare forme espressive sconosciute nel tentativo di rispondere alle esigenze della casa di Dio, diviene anche un modo per ripensare la casa dell'uomo.'' L'esposizione è accompagnata da un catalogo illustrato, accompagnato da una introduzione di saggi critici (Salvatore Veca, Gianfranco Ravasi, Corrado Bologna, Pierluigi Panza, Giorgio Ciucci) e da una selezionata raccolta antologica a complemento di ogni capitolo. SEDE Pinacoteca Comunale Casa Rusca Piazza Sant'Antonio, 6600 Locarno (Svizzera) ORARI Martedì - Domenica 10.00-12.00 / 14.00-17.00 Lunedì chiuso INGRESSO Intero CHF 12.- Ridotto AVS/AI e gruppi (minimo 10 persone) CHF 10.- Studenti dai 16 anni e gruppi AVS/AI (minimo 10 persone) CHF 6.- Ingresso gratuito per le scuole e per gli studenti fino ai 16 anni PRENOTAZIONI +41 (0)91 756 31 85 CONTATTI Dicastero Cultura Città di Locarno Piazzetta de' Capitani 2, 6600 Locarno +41 (0)91 756 31 70 ?servizi.culturali@locarno.ch www.museocasarusca.ch www.locarno.ch www.facebook.com/Pinacotecacasarusca www.instagram.com/casarusca CATALOGO ''Mario Botta. Spazio Sacro. Architetture 1966-2018'' CHF 35.- CON IL SOSTEGNO DI Laube SA UBS Aprile 2018 CHIUDI ... |
CHIUDI ... A Locarno ''Mario Botta. Spazio Sacro''Fino al 12 agosto, presso la Pinacoteca Comunale Casa Rusca di Locarno una rassegna delle architetture del sacro di Mario Botta. Franca D.Scotti ''Mario Botta. Spazio Sacro'' è un progetto espositivo curato dallo studio Mario Botta Architetti, con la direzione scientifica di Rudy Chiappini.
Dopo aver presentato artisti di fama internazionale (Valerio Adami, Fernando Botero, Hans Erni, Mimmo Rotella, Javier Marín e Robert Indiana), il Museo inaugura la programmazione espositiva del 2018 con una mostra dedicata a Mario Botta, estendendo il proprio orizzonte di ricerca e interesse anche all'architettura.La mostra si svolgerà nelle sale della Pinacoteca e nel suggestivo padiglione costruito per l'occasione nel cortile esterno. Per la prima volta in assoluto vengono presentate 22 architetture realizzate in differenti Paesi: Svizzera, Italia, Francia, Israele, Ucraina, Sud Corea e Cina. Si tratta di 18 edifici, 3 opere in corso di realizzazione e una proposta per una cappella all'aeroporto della Malpensa. Tutti i progetti sono documentati con modelli originali, disegni e gigantografie. L'esposizione documenta una tipologia cara all'architetto Mario Botta che, in tanti anni di attività, ha avuto diverse opportunità di confrontarsi con la dimensione del sacro, tanto da giungere ad affermare che ''attraverso gli edifici di culto ho l'impressione di aver individuato le radici profonde dell'architettura stessa. I concetti di gravità, di soglia e di luce come generatrice dello spazio, il gioco delle proporzioni e l'andamento ritmico degli elementi costruttivi, fanno riscoprire all'architetto le ragioni primarie, di matrice in qualche modo sacra, dell'architettura stessa.''La capacità dell'architetto svizzero è infatti quella di sviluppare un linguaggio architettonico basato sullo studio delle forme primarie, dei volumi puri, della geometria elementare e dei materiali naturali. Una sfida importante da vincere per Botta è misurarsi con l'infinito attraverso elementi finiti, figure semplici che sono più facilmente distinguibili e in cui tutti si possono riconoscere.L'architettura del sacro, nel percorso creativo di Botta, parte dal bisogno di spiritualità insito nell'uomo. Ciascuno dei 22 edifici, al di là delle confessioni religiose alle quali sono destinati (ebraismo, cristianesimo e islamismo), si pone come paradigma di un modo di interpretare tale bisogno, per dare forma ai valori collettivi del nostro vivere, modellando luce e spazio così da trarne un significato simbolico riconosciuto e condiviso. Tutto ciò recuperando la tradizione costruttiva del passato, in particolare, l'uso del laterizio e della pietra, quest'ultima spesso proveniente dalle località dove l'architetto pone in essere i suoi interventi, volendo con ciò perseguire anche l'obiettivo di contestualizzare le proprie architetture nel rispetto del genius loci. Il suo impegno nell'interpretare la sensibilità della cultura contemporanea e nel contempo la volontà di evocare e rafforzare quel territorio di storia e di memoria che costituisce il vero patrimonio dell'identità dell'architettura europea, si configura come ''ragione critica'' che si oppone alla fragilità dei modelli e delle mode offerte dall'imperante globalizzazione.Per Mario Botta - da sempre - ''costruire è di per se un atto sacro, è una azione che trasforma una condizione di natura in una condizione di cultura; la storia dell'architettura è la storia di queste trasformazioni. Il bisogno che spinge l'uomo a confrontarsi con la dimensione dell'infinito è una necessità primordiale nella ricerca della bellezza che ha sempre accompagnato l'uomo nella costruzione del proprio spazio di vita. Per l'architetto penetrare forme espressive sconosciute nel tentativo di rispondere alle esigenze della casa di Dio, diviene anche un modo per ripensare la casa dell'uomo.'' L'esposizione è accompagnata da un catalogo illustrato, accompagnato da una introduzione di saggi critici (Salvatore Veca, Gianfranco Ravasi, Corrado Bologna, Pierluigi Panza, Giorgio Ciucci) e da una selezionata raccolta antologica a complemento di ogni capitolo. SEDE Pinacoteca Comunale Casa Rusca Piazza Sant'Antonio, 6600 Locarno (Svizzera) ORARI Martedì - Domenica 10.00-12.00 / 14.00-17.00 Lunedì chiuso INGRESSO Intero CHF 12.- Ridotto AVS/AI e gruppi (minimo 10 persone) CHF 10.- Studenti dai 16 anni e gruppi AVS/AI (minimo 10 persone) CHF 6.- Ingresso gratuito per le scuole e per gli studenti fino ai 16 anni PRENOTAZIONI +41 (0)91 756 31 85 CONTATTI Dicastero Cultura Città di Locarno Piazzetta de' Capitani 2, 6600 Locarno +41 (0)91 756 31 70 ?servizi.culturali@locarno.ch www.museocasarusca.ch www.locarno.ch www.facebook.com/Pinacotecacasarusca www.instagram.com/casarusca CATALOGO ''Mario Botta. Spazio Sacro. Architetture 1966-2018'' CHF 35.- CON IL SOSTEGNO DI Laube SA UBS Aprile 2018 CHIUDI ... |
CHIUDI ... A Locarno ''Mario Botta. Spazio Sacro''Fino al 12 agosto, presso la Pinacoteca Comunale Casa Rusca di Locarno una rassegna delle architetture del sacro di Mario Botta. Franca D.Scotti ''Mario Botta. Spazio Sacro'' è un progetto espositivo curato dallo studio Mario Botta Architetti, con la direzione scientifica di Rudy Chiappini.
Dopo aver presentato artisti di fama internazionale (Valerio Adami, Fernando Botero, Hans Erni, Mimmo Rotella, Javier Marín e Robert Indiana), il Museo inaugura la programmazione espositiva del 2018 con una mostra dedicata a Mario Botta, estendendo il proprio orizzonte di ricerca e interesse anche all'architettura.La mostra si svolgerà nelle sale della Pinacoteca e nel suggestivo padiglione costruito per l'occasione nel cortile esterno. Per la prima volta in assoluto vengono presentate 22 architetture realizzate in differenti Paesi: Svizzera, Italia, Francia, Israele, Ucraina, Sud Corea e Cina. Si tratta di 18 edifici, 3 opere in corso di realizzazione e una proposta per una cappella all'aeroporto della Malpensa. Tutti i progetti sono documentati con modelli originali, disegni e gigantografie. L'esposizione documenta una tipologia cara all'architetto Mario Botta che, in tanti anni di attività, ha avuto diverse opportunità di confrontarsi con la dimensione del sacro, tanto da giungere ad affermare che ''attraverso gli edifici di culto ho l'impressione di aver individuato le radici profonde dell'architettura stessa. I concetti di gravità, di soglia e di luce come generatrice dello spazio, il gioco delle proporzioni e l'andamento ritmico degli elementi costruttivi, fanno riscoprire all'architetto le ragioni primarie, di matrice in qualche modo sacra, dell'architettura stessa.''La capacità dell'architetto svizzero è infatti quella di sviluppare un linguaggio architettonico basato sullo studio delle forme primarie, dei volumi puri, della geometria elementare e dei materiali naturali. Una sfida importante da vincere per Botta è misurarsi con l'infinito attraverso elementi finiti, figure semplici che sono più facilmente distinguibili e in cui tutti si possono riconoscere.L'architettura del sacro, nel percorso creativo di Botta, parte dal bisogno di spiritualità insito nell'uomo. Ciascuno dei 22 edifici, al di là delle confessioni religiose alle quali sono destinati (ebraismo, cristianesimo e islamismo), si pone come paradigma di un modo di interpretare tale bisogno, per dare forma ai valori collettivi del nostro vivere, modellando luce e spazio così da trarne un significato simbolico riconosciuto e condiviso. Tutto ciò recuperando la tradizione costruttiva del passato, in particolare, l'uso del laterizio e della pietra, quest'ultima spesso proveniente dalle località dove l'architetto pone in essere i suoi interventi, volendo con ciò perseguire anche l'obiettivo di contestualizzare le proprie architetture nel rispetto del genius loci. Il suo impegno nell'interpretare la sensibilità della cultura contemporanea e nel contempo la volontà di evocare e rafforzare quel territorio di storia e di memoria che costituisce il vero patrimonio dell'identità dell'architettura europea, si configura come ''ragione critica'' che si oppone alla fragilità dei modelli e delle mode offerte dall'imperante globalizzazione.Per Mario Botta - da sempre - ''costruire è di per se un atto sacro, è una azione che trasforma una condizione di natura in una condizione di cultura; la storia dell'architettura è la storia di queste trasformazioni. Il bisogno che spinge l'uomo a confrontarsi con la dimensione dell'infinito è una necessità primordiale nella ricerca della bellezza che ha sempre accompagnato l'uomo nella costruzione del proprio spazio di vita. Per l'architetto penetrare forme espressive sconosciute nel tentativo di rispondere alle esigenze della casa di Dio, diviene anche un modo per ripensare la casa dell'uomo.'' L'esposizione è accompagnata da un catalogo illustrato, accompagnato da una introduzione di saggi critici (Salvatore Veca, Gianfranco Ravasi, Corrado Bologna, Pierluigi Panza, Giorgio Ciucci) e da una selezionata raccolta antologica a complemento di ogni capitolo. SEDE Pinacoteca Comunale Casa Rusca Piazza Sant'Antonio, 6600 Locarno (Svizzera) ORARI Martedì - Domenica 10.00-12.00 / 14.00-17.00 Lunedì chiuso INGRESSO Intero CHF 12.- Ridotto AVS/AI e gruppi (minimo 10 persone) CHF 10.- Studenti dai 16 anni e gruppi AVS/AI (minimo 10 persone) CHF 6.- Ingresso gratuito per le scuole e per gli studenti fino ai 16 anni PRENOTAZIONI +41 (0)91 756 31 85 CONTATTI Dicastero Cultura Città di Locarno Piazzetta de' Capitani 2, 6600 Locarno +41 (0)91 756 31 70 ?servizi.culturali@locarno.ch www.museocasarusca.ch www.locarno.ch www.facebook.com/Pinacotecacasarusca www.instagram.com/casarusca CATALOGO ''Mario Botta. Spazio Sacro. Architetture 1966-2018'' CHF 35.- CON IL SOSTEGNO DI Laube SA UBS Aprile 2018 CHIUDI ... |
''L'Amore secondo Isabelle'' con Juliette Binoche.
Vincitore del Prix SACD alla Quinzaine 2017, il film sarà dal 19 aprile in sala con Cinema di Valerio De Paolis. Franca D.Scotti
... CONTINUA |
La designer Benedetta Brachetti Peretti presenta ''Segni Riflessi''
L'eccellenza artigiana incontra l'eclettica modernità del Fuorisalone 2018 nella nuova collezione di BB Oggetti d'Arte by Benedetta Brachetti Peretti Durante la manifestazione milanese la designer Benedetta Brachetti Peretti presenta la sua nuova collezione ''Segni Riflessi''
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A Locarno ''Mario Botta. Spazio Sacro''
Fino al 12 agosto, presso la Pinacoteca Comunale Casa Rusca di Locarno una rassegna delle architetture del sacro di Mario Botta.
Franca D.Scotti
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In arrivo l'intenso Charley Thompson (Lean on Pete)
Il protagonista Charlie Plummer ha conquistato il Premio Mastroianni come attore rivelazione all'ultima Mostra di Venezia.
Franca D.Scotti
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Artigianato e Palazzo 2018: protagonista la manifattura Richard Ginori
Nel nome della grande tradizione italiana del fatto a mano dalle origini alla contemporaneità: una nuova selezione di 100 artigiani. Protagonista della ''Mostra Principe'' la manifattura Richard Ginori
Franca D. Scotti
... CONTINUA |
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Una giornata di primavera all'Ippodromo Snai San Siro
L'unico ippodromo al mondo dichiarato monumento di interesse nazionale aprirà i cancelli in occasione delle Giornate FAI di Primavera per svelare i suoi tesori nascosti
Franca D.Scotti
... CONTINUA |
Giorgio Gaber: 2003 - 2018 Il quindicesimo anniversario
In occasione del quindicesimo anniversario numerose e importanti iniziative per mantenere vivo e attuale il ricordo di Giorgio Gaber, della sua figura e della sua opera.
Franca D.Scotti
... CONTINUA |
Visages, Villages: il film di Agnès Varda e JR
Da non perdere l'intenso, commovente film ''Visages, Villages'', candidato all'Oscar come miglior documentario
Franca D.Scotti
... CONTINUA |
Arriva nelle sale "Zerovskij - Solo per Amore"
Molto più di un concerto, molto più di un album: il 19, 20 e 21 marzo nei cinema
Franca D.Scotti
... CONTINUA |
L'opera musical La Divina Commedia al teatro Ciak di Milano
L'Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso in due ore di imperdibile spettacolo. Dall'8 all'11 marzo 2018
Franca D.Scotti
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Metronom a Modena inaugura la nuova sede espositiva
Una mostra collettiva ''From My Point of View'', che presenta opere di Olaf Breuning, Kenta Cobayashi, Mark Dorf e Thomas Kuijpers. Fino al 22 aprile
Franca D.Scotti
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Approda agli schermi il raffinatissimo ''Il filo nascosto''
Reynolds Woodcock, celebre stilista londinese, protagonista del film di Paul Thomas Anderson: uomo di successo, ammirato, scapolo impenitente, si piegherà ad un incontro
Franca D.Scotti
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Pubblicato il Catalogo ragionato dell'opera sacra di ALIGI SASSU
Edito da Silvana Editoriale, curato da Alfredo Paglione, contiene saggi di Antonio Paolucci, Gianfranco Ravasi, Antonello Negri, Elena Pontiggia, Giuseppe Bonini e Bruno Forte.
Franca D.Scotti
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Museo Nazionale del Cinema di Torino: SOUNDFRAMES. CINEMA E MUSICA IN MOSTRA
Una mostra innovativa che racconta le contaminazioni tra i due linguaggi artistici, unica per eterogeneità e ricchezza delle proposte. Il museo diventa una sala cinematografica e al tempo stesso un palcoscenico per una visita emozionale, esperienziale e immersiva.
Franca D.Scotti
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Red Canzian: il nuovo album di inediti ''Testimone del tempo''
Un viaggio sonoro tra pop-rock e prog racchiuso in 13 brani, con testi a firma di Renato Zero, Ivano Fossati, Enrico Ruggeri, Ermal Meta e molti altri!
Franca D.Scotti
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