Alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, la retrospettiva dedicata ad uno dei più grandi artisti del XX secolo: Roy Lichtenstein.
Il genio della POP ART americana ha influenzato grafici, designer, pubblicitari ed altri artisti contemporanei tanto che ancora oggi è possibile riscontrare riferimenti allo stile di Lichtenstein in ogni ambito del design e della comunicazione.
La mostra riunisce oltre 80 opere del Maestro e degli altri grandi protagonisti della Pop Art americana; per evidenziare sia la sua originalità che la sua appartenenza a uno specifico clima, sono presenti infatti, a confronto con quelle di Lichtenstein, anche opere iconiche di Andy Warhol, Mel Ramos, Allan D'Arcangelo, Tom Wesselmann, James Rosenquist e Robert Indiana.
Un appuntamento unico nel suo genere, reso possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Magnani-Rocca con celebri musei internazionali e prestigiose gallerie e collezioni private.
Roy Lichtenstein (New York 1923-1997) è, insieme a Andy Warhol, la figura più rappresentativa e più conosciuta della Pop Art, e dell'intera storia dell'arte della seconda metà del XX secolo. Il suo caratteristico stile mutuato dal retino tipografico, il suo utilizzo del fumetto in ambito pittorico, le sue rivisitazioni pop dell'arte del passato lontano e recente sono entrate non solo nella storia dell'arte del Novecento, ma nell'immaginario collettivo anche delle nuove generazioni, stampati all'infinito su poster e oggetti di consumo.
A distanza di decenni i suoi dipinti continuano a suscitare interesse nel mercato dell'arte e sono stati venduti anche negli ultimi anni per decine di milioni di dollari.
Il mondo del fumetto e della pubblicità La prima parte della mostra è dedicata alla stagione iniziale della Pop Art, quegli anni fra il 1960 e il 1965 in cui nascono le icone di Lichtenstein tratte dal mondo dei fumetti e della pubblicità, qui a confronto con i lavori dei compagni di avventura dell'artista, quali i citati Warhol, Indiana, D'Arcangelo, Wesselmann, Ramos, Rosenquist e altri ancora, a testimoniare della nuova società e della nuova arte che la rispecchia e che prende il nome di Pop Art. Questo periodo è rappresentato in mostra da autentici capolavori pittorici come Little Aloha (1962) e Ball of Twine (1963), ma anche da una rarissima opera degli inizi come VIIP! (1962), e da una strepitosa serie di opere grafiche, tra le quali spiccano Crying Girl (1963) e Sweet Dreams, Baby! (1965), le più geniali e celebri rielaborazioni delle tavole dei comics che ancora oggi identificano non solo Lichtenstein ma un intero decennio della storia dell'arte e del costume del XX secolo.
Storia dell'arte e Astrazione A fianco delle opere derivate dai fumetti, certo le sue più conosciute, Lichtenstein inizia alcune serie che hanno come riferimento da un lato la storia dell'arte, dall'altro il grande tema dell'astrazione pittorica: sono i dipinti che testimoniano la varietà e la complessità del pittore e che aprono nuove interpretazioni sia sulla sua opera che sull'intera stagione della cosiddetta Pop Art: anche in questo caso alle opere di Lichtenstein si affiancano quelle dei suoi coetanei, continuando quel dialogo fondamentale tra protagonisti di uno dei momenti cruciali dell'arte del XX secolo. Esemplari a questo proposito sono le astrazioni numeriche e letterarie di Robert Indiana (con un prezioso ''FOUR'' degli anni Sessanta e una celebre scultura ''LOVE'') o il ciclo ''Flowers'' di Andy Warhol.
Tra queste serie, si ricordano quella dei ''Paesaggi'' e quella dei ''Fregi'', che prendono avvio nei primi anni Settanta. I paesaggi partono da un motivo naturale per arrivare a un'astrazione assoluta, che comprende anche l'adozione di materiali plastici appartenenti al mondo contemporaneo, in un affascinante corto circuito tra tradizione e innovazione. In modo analogo, i ''Fregi'' riprendono un tema canonico dell'arte classica per trasformarlo in pura decorazione astratta: un'opera di quasi tre metri concessa in prestito dal Musée d'Art moderne et contemporain de Saint-Étienne rappresenta al meglio questo ciclo.
Quasi contemporaneamente nasce anche un altro genere, quello che proviene direttamente dalla storia dell'arte: ecco allora le figure ispirate a Picasso e a Matisse - ma anche dal Surrealismo, come la celeberrima Girl with Tear (1977) che giunge in via straordinaria dalla Fondation Beyeler di Basilea - pretesti per rielaborare e riscrivere una storia dell'arte e dei generi attraverso il proprio linguaggio, per cannibalizzare anche la storia delle immagini, siano esse colte o popolari.
Il passaggio dalla citazione testuale al suo inserimento in una più complessa messa in scena avviene appena successivamente, con la pennellata che si sfalda, facendo perdere allo spazio la sua tradizionale unità e riconoscibilità, mentre le figure e le forme rimangono riconoscibili, come un punto fermo nella transitorietà delle apparenze del mondo.
Dentro allo studio dell'artista La mostra è poi punteggiata da alcune serie di fotografie che ritraggono l'artista all'opera nel suo studio. Gli autori sono due protagonisti della fotografia d'arte italiana, Ugo Mulas e Aurelio Amendola, che, in diversi momenti, hanno ritratto Lichtenstein: in questo modo non solo si può entrare nell'officina dell'artista, ma anche leggere il rapporto che sempre ha legato la cultura italiana al pittore.
Quello che rende unica questa mostra è il principio di lettura complessiva della creatività dell'artista che permette di apprezzare Lichtenstein nella sua interezza, affrontando tutte le stagioni e tutti i temi della sua arte.
Per questa ragione, la mostra può essere vista seguendo due percorsi complementari: considerando i diversi temi secondo il tradizionale ordine cronologico, oppure analizzandoli sotto diversi punti di vista - seguendo proprio la metodologia di Lichtenstein - con una particolare attenzione, oltre che alle opere su tela, alla formidabile produzione grafica, momento assolutamente centrale nel percorso creativo dell'artista. Centrale anche nell'affermazione pubblica di Lichtenstein e della Pop Art in generale, che proprio nella grande diffusione permessa dalla grafica ha trovato uno dei motivi principali del suo successo realmente popolare.
In questo modo, la mostra - a cura di Walter Guadagnini, già autore di storiche ricognizioni sulla Pop Art, e Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione Magnani-Rocca - ha due chiavi di lettura fondamentali: una è quella storico/iconografica, che tocca anche gli aspetti del linguaggio e dello stile di Lichtenstein, passando dalla figura all'astrazione, con libertà e coerenza davvero uniche. È molto interessante a questo proposito sottolineare la nascita della cosiddetta ''Pop Abstraction'' attraverso le opere di Lichtenstein e dei suoi compagni di viaggio. L'altra chiave di lettura è quella disciplinare, che mira a evidenziare le complessità e insieme l'unità della pratica artistica di Lichtenstein, modernissimo nel suo affrontare la pittura a partire dai principi della riproduzione dell'immagine, e allo stesso tempo classico nella sua volontà di conferire a ogni disciplina una sua specifica importanza e un suo specifico ruolo.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, contenente i saggi dei curatori e di altri studiosi, quali Stefano Bucci, Mauro Carrera, Mirta d'Argenzio, Kenneth Tyler, oltre alla riproduzione di tutte le opere esposte.
ROY LICHTENSTEIN E LA POP ART AMERICANA Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). Dall'8 settembre al 9 dicembre 2018. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) - sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18).
Aperto anche 1° novembre e 8 dicembre. Lunedì chiuso. Ingresso: 10,00 valido anche per le raccolte permanenti - 5,00 per le scuole. Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 info@magnanirocca.it www.magnanirocca.it Il martedì ore 15.30, il sabato ore 16 e la domenica e festivi ore 11.30, 15.30, 16.30, visita alla mostra LICHTENSTEIN E LA POP ART AMERICANA con guida specializzata; è possibile prenotare via mail a segreteria@magnanirocca.it , oppure presentarsi all'ingresso del museo fino a esaurimento posti; costo 15,00 (ingresso e guida).
Mostra e Catalogo (Silvana Editoriale) a cura di Walter Guadagnini e Stefano Roffi, saggi in catalogo di Stefano Bucci, Mauro Carrera, Mirta d'Argenzio, Walter Guadagnini, Stefano Roffi, Kenneth Tyler. Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Stefania Bertelli gestione1@studioesseci.net tel. 049 663499 La mostra è realizzata grazie a: FONDAZIONE CARIPARMA, CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE. Media partner: Gazzetta di Parma, Kreativehouse. Con la collaborazione di XL Catlin, leader mondiale nell'assicurazione delle opere d'arte e di AON S.p.A. Sponsor tecnici: Angeli Cornici, Cavazzoni associati, Fattorie Canossa, Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico.
Alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, la retrospettiva dedicata ad uno dei più grandi artisti del XX secolo: Roy Lichtenstein.
Il genio della POP ART americana ha influenzato grafici, designer, pubblicitari ed altri artisti contemporanei tanto che ancora oggi è possibile riscontrare riferimenti allo stile di Lichtenstein in ogni ambito del design e della comunicazione.
La mostra riunisce oltre 80 opere del Maestro e degli altri grandi protagonisti della Pop Art americana; per evidenziare sia la sua originalità che la sua appartenenza a uno specifico clima, sono presenti infatti, a confronto con quelle di Lichtenstein, anche opere iconiche di Andy Warhol, Mel Ramos, Allan D'Arcangelo, Tom Wesselmann, James Rosenquist e Robert Indiana.
Un appuntamento unico nel suo genere, reso possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Magnani-Rocca con celebri musei internazionali e prestigiose gallerie e collezioni private.
Roy Lichtenstein (New York 1923-1997) è, insieme a Andy Warhol, la figura più rappresentativa e più conosciuta della Pop Art, e dell'intera storia dell'arte della seconda metà del XX secolo. Il suo caratteristico stile mutuato dal retino tipografico, il suo utilizzo del fumetto in ambito pittorico, le sue rivisitazioni pop dell'arte del passato lontano e recente sono entrate non solo nella storia dell'arte del Novecento, ma nell'immaginario collettivo anche delle nuove generazioni, stampati all'infinito su poster e oggetti di consumo.
A distanza di decenni i suoi dipinti continuano a suscitare interesse nel mercato dell'arte e sono stati venduti anche negli ultimi anni per decine di milioni di dollari.
Il mondo del fumetto e della pubblicità La prima parte della mostra è dedicata alla stagione iniziale della Pop Art, quegli anni fra il 1960 e il 1965 in cui nascono le icone di Lichtenstein tratte dal mondo dei fumetti e della pubblicità, qui a confronto con i lavori dei compagni di avventura dell'artista, quali i citati Warhol, Indiana, D'Arcangelo, Wesselmann, Ramos, Rosenquist e altri ancora, a testimoniare della nuova società e della nuova arte che la rispecchia e che prende il nome di Pop Art. Questo periodo è rappresentato in mostra da autentici capolavori pittorici come Little Aloha (1962) e Ball of Twine (1963), ma anche da una rarissima opera degli inizi come VIIP! (1962), e da una strepitosa serie di opere grafiche, tra le quali spiccano Crying Girl (1963) e Sweet Dreams, Baby! (1965), le più geniali e celebri rielaborazioni delle tavole dei comics che ancora oggi identificano non solo Lichtenstein ma un intero decennio della storia dell'arte e del costume del XX secolo.
Storia dell'arte e Astrazione A fianco delle opere derivate dai fumetti, certo le sue più conosciute, Lichtenstein inizia alcune serie che hanno come riferimento da un lato la storia dell'arte, dall'altro il grande tema dell'astrazione pittorica: sono i dipinti che testimoniano la varietà e la complessità del pittore e che aprono nuove interpretazioni sia sulla sua opera che sull'intera stagione della cosiddetta Pop Art: anche in questo caso alle opere di Lichtenstein si affiancano quelle dei suoi coetanei, continuando quel dialogo fondamentale tra protagonisti di uno dei momenti cruciali dell'arte del XX secolo. Esemplari a questo proposito sono le astrazioni numeriche e letterarie di Robert Indiana (con un prezioso ''FOUR'' degli anni Sessanta e una celebre scultura ''LOVE'') o il ciclo ''Flowers'' di Andy Warhol.
Tra queste serie, si ricordano quella dei ''Paesaggi'' e quella dei ''Fregi'', che prendono avvio nei primi anni Settanta. I paesaggi partono da un motivo naturale per arrivare a un'astrazione assoluta, che comprende anche l'adozione di materiali plastici appartenenti al mondo contemporaneo, in un affascinante corto circuito tra tradizione e innovazione. In modo analogo, i ''Fregi'' riprendono un tema canonico dell'arte classica per trasformarlo in pura decorazione astratta: un'opera di quasi tre metri concessa in prestito dal Musée d'Art moderne et contemporain de Saint-Étienne rappresenta al meglio questo ciclo.
Quasi contemporaneamente nasce anche un altro genere, quello che proviene direttamente dalla storia dell'arte: ecco allora le figure ispirate a Picasso e a Matisse - ma anche dal Surrealismo, come la celeberrima Girl with Tear (1977) che giunge in via straordinaria dalla Fondation Beyeler di Basilea - pretesti per rielaborare e riscrivere una storia dell'arte e dei generi attraverso il proprio linguaggio, per cannibalizzare anche la storia delle immagini, siano esse colte o popolari.
Il passaggio dalla citazione testuale al suo inserimento in una più complessa messa in scena avviene appena successivamente, con la pennellata che si sfalda, facendo perdere allo spazio la sua tradizionale unità e riconoscibilità, mentre le figure e le forme rimangono riconoscibili, come un punto fermo nella transitorietà delle apparenze del mondo.
Dentro allo studio dell'artista La mostra è poi punteggiata da alcune serie di fotografie che ritraggono l'artista all'opera nel suo studio. Gli autori sono due protagonisti della fotografia d'arte italiana, Ugo Mulas e Aurelio Amendola, che, in diversi momenti, hanno ritratto Lichtenstein: in questo modo non solo si può entrare nell'officina dell'artista, ma anche leggere il rapporto che sempre ha legato la cultura italiana al pittore.
Quello che rende unica questa mostra è il principio di lettura complessiva della creatività dell'artista che permette di apprezzare Lichtenstein nella sua interezza, affrontando tutte le stagioni e tutti i temi della sua arte.
Per questa ragione, la mostra può essere vista seguendo due percorsi complementari: considerando i diversi temi secondo il tradizionale ordine cronologico, oppure analizzandoli sotto diversi punti di vista - seguendo proprio la metodologia di Lichtenstein - con una particolare attenzione, oltre che alle opere su tela, alla formidabile produzione grafica, momento assolutamente centrale nel percorso creativo dell'artista. Centrale anche nell'affermazione pubblica di Lichtenstein e della Pop Art in generale, che proprio nella grande diffusione permessa dalla grafica ha trovato uno dei motivi principali del suo successo realmente popolare.
In questo modo, la mostra - a cura di Walter Guadagnini, già autore di storiche ricognizioni sulla Pop Art, e Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione Magnani-Rocca - ha due chiavi di lettura fondamentali: una è quella storico/iconografica, che tocca anche gli aspetti del linguaggio e dello stile di Lichtenstein, passando dalla figura all'astrazione, con libertà e coerenza davvero uniche. È molto interessante a questo proposito sottolineare la nascita della cosiddetta ''Pop Abstraction'' attraverso le opere di Lichtenstein e dei suoi compagni di viaggio. L'altra chiave di lettura è quella disciplinare, che mira a evidenziare le complessità e insieme l'unità della pratica artistica di Lichtenstein, modernissimo nel suo affrontare la pittura a partire dai principi della riproduzione dell'immagine, e allo stesso tempo classico nella sua volontà di conferire a ogni disciplina una sua specifica importanza e un suo specifico ruolo.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, contenente i saggi dei curatori e di altri studiosi, quali Stefano Bucci, Mauro Carrera, Mirta d'Argenzio, Kenneth Tyler, oltre alla riproduzione di tutte le opere esposte.
ROY LICHTENSTEIN E LA POP ART AMERICANA Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). Dall'8 settembre al 9 dicembre 2018. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) - sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18).
Aperto anche 1° novembre e 8 dicembre. Lunedì chiuso. Ingresso: 10,00 valido anche per le raccolte permanenti - 5,00 per le scuole. Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 info@magnanirocca.it www.magnanirocca.it Il martedì ore 15.30, il sabato ore 16 e la domenica e festivi ore 11.30, 15.30, 16.30, visita alla mostra LICHTENSTEIN E LA POP ART AMERICANA con guida specializzata; è possibile prenotare via mail a segreteria@magnanirocca.it , oppure presentarsi all'ingresso del museo fino a esaurimento posti; costo 15,00 (ingresso e guida).
Mostra e Catalogo (Silvana Editoriale) a cura di Walter Guadagnini e Stefano Roffi, saggi in catalogo di Stefano Bucci, Mauro Carrera, Mirta d'Argenzio, Walter Guadagnini, Stefano Roffi, Kenneth Tyler. Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Stefania Bertelli gestione1@studioesseci.net tel. 049 663499 La mostra è realizzata grazie a: FONDAZIONE CARIPARMA, CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE. Media partner: Gazzetta di Parma, Kreativehouse. Con la collaborazione di XL Catlin, leader mondiale nell'assicurazione delle opere d'arte e di AON S.p.A. Sponsor tecnici: Angeli Cornici, Cavazzoni associati, Fattorie Canossa, Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico.
Alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, la retrospettiva dedicata ad uno dei più grandi artisti del XX secolo: Roy Lichtenstein.
Il genio della POP ART americana ha influenzato grafici, designer, pubblicitari ed altri artisti contemporanei tanto che ancora oggi è possibile riscontrare riferimenti allo stile di Lichtenstein in ogni ambito del design e della comunicazione.
La mostra riunisce oltre 80 opere del Maestro e degli altri grandi protagonisti della Pop Art americana; per evidenziare sia la sua originalità che la sua appartenenza a uno specifico clima, sono presenti infatti, a confronto con quelle di Lichtenstein, anche opere iconiche di Andy Warhol, Mel Ramos, Allan D'Arcangelo, Tom Wesselmann, James Rosenquist e Robert Indiana.
Un appuntamento unico nel suo genere, reso possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Magnani-Rocca con celebri musei internazionali e prestigiose gallerie e collezioni private.
Roy Lichtenstein (New York 1923-1997) è, insieme a Andy Warhol, la figura più rappresentativa e più conosciuta della Pop Art, e dell'intera storia dell'arte della seconda metà del XX secolo. Il suo caratteristico stile mutuato dal retino tipografico, il suo utilizzo del fumetto in ambito pittorico, le sue rivisitazioni pop dell'arte del passato lontano e recente sono entrate non solo nella storia dell'arte del Novecento, ma nell'immaginario collettivo anche delle nuove generazioni, stampati all'infinito su poster e oggetti di consumo.
A distanza di decenni i suoi dipinti continuano a suscitare interesse nel mercato dell'arte e sono stati venduti anche negli ultimi anni per decine di milioni di dollari.
Il mondo del fumetto e della pubblicità La prima parte della mostra è dedicata alla stagione iniziale della Pop Art, quegli anni fra il 1960 e il 1965 in cui nascono le icone di Lichtenstein tratte dal mondo dei fumetti e della pubblicità, qui a confronto con i lavori dei compagni di avventura dell'artista, quali i citati Warhol, Indiana, D'Arcangelo, Wesselmann, Ramos, Rosenquist e altri ancora, a testimoniare della nuova società e della nuova arte che la rispecchia e che prende il nome di Pop Art. Questo periodo è rappresentato in mostra da autentici capolavori pittorici come Little Aloha (1962) e Ball of Twine (1963), ma anche da una rarissima opera degli inizi come VIIP! (1962), e da una strepitosa serie di opere grafiche, tra le quali spiccano Crying Girl (1963) e Sweet Dreams, Baby! (1965), le più geniali e celebri rielaborazioni delle tavole dei comics che ancora oggi identificano non solo Lichtenstein ma un intero decennio della storia dell'arte e del costume del XX secolo.
Storia dell'arte e Astrazione A fianco delle opere derivate dai fumetti, certo le sue più conosciute, Lichtenstein inizia alcune serie che hanno come riferimento da un lato la storia dell'arte, dall'altro il grande tema dell'astrazione pittorica: sono i dipinti che testimoniano la varietà e la complessità del pittore e che aprono nuove interpretazioni sia sulla sua opera che sull'intera stagione della cosiddetta Pop Art: anche in questo caso alle opere di Lichtenstein si affiancano quelle dei suoi coetanei, continuando quel dialogo fondamentale tra protagonisti di uno dei momenti cruciali dell'arte del XX secolo. Esemplari a questo proposito sono le astrazioni numeriche e letterarie di Robert Indiana (con un prezioso ''FOUR'' degli anni Sessanta e una celebre scultura ''LOVE'') o il ciclo ''Flowers'' di Andy Warhol.
Tra queste serie, si ricordano quella dei ''Paesaggi'' e quella dei ''Fregi'', che prendono avvio nei primi anni Settanta. I paesaggi partono da un motivo naturale per arrivare a un'astrazione assoluta, che comprende anche l'adozione di materiali plastici appartenenti al mondo contemporaneo, in un affascinante corto circuito tra tradizione e innovazione. In modo analogo, i ''Fregi'' riprendono un tema canonico dell'arte classica per trasformarlo in pura decorazione astratta: un'opera di quasi tre metri concessa in prestito dal Musée d'Art moderne et contemporain de Saint-Étienne rappresenta al meglio questo ciclo.
Quasi contemporaneamente nasce anche un altro genere, quello che proviene direttamente dalla storia dell'arte: ecco allora le figure ispirate a Picasso e a Matisse - ma anche dal Surrealismo, come la celeberrima Girl with Tear (1977) che giunge in via straordinaria dalla Fondation Beyeler di Basilea - pretesti per rielaborare e riscrivere una storia dell'arte e dei generi attraverso il proprio linguaggio, per cannibalizzare anche la storia delle immagini, siano esse colte o popolari.
Il passaggio dalla citazione testuale al suo inserimento in una più complessa messa in scena avviene appena successivamente, con la pennellata che si sfalda, facendo perdere allo spazio la sua tradizionale unità e riconoscibilità, mentre le figure e le forme rimangono riconoscibili, come un punto fermo nella transitorietà delle apparenze del mondo.
Dentro allo studio dell'artista La mostra è poi punteggiata da alcune serie di fotografie che ritraggono l'artista all'opera nel suo studio. Gli autori sono due protagonisti della fotografia d'arte italiana, Ugo Mulas e Aurelio Amendola, che, in diversi momenti, hanno ritratto Lichtenstein: in questo modo non solo si può entrare nell'officina dell'artista, ma anche leggere il rapporto che sempre ha legato la cultura italiana al pittore.
Quello che rende unica questa mostra è il principio di lettura complessiva della creatività dell'artista che permette di apprezzare Lichtenstein nella sua interezza, affrontando tutte le stagioni e tutti i temi della sua arte.
Per questa ragione, la mostra può essere vista seguendo due percorsi complementari: considerando i diversi temi secondo il tradizionale ordine cronologico, oppure analizzandoli sotto diversi punti di vista - seguendo proprio la metodologia di Lichtenstein - con una particolare attenzione, oltre che alle opere su tela, alla formidabile produzione grafica, momento assolutamente centrale nel percorso creativo dell'artista. Centrale anche nell'affermazione pubblica di Lichtenstein e della Pop Art in generale, che proprio nella grande diffusione permessa dalla grafica ha trovato uno dei motivi principali del suo successo realmente popolare.
In questo modo, la mostra - a cura di Walter Guadagnini, già autore di storiche ricognizioni sulla Pop Art, e Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione Magnani-Rocca - ha due chiavi di lettura fondamentali: una è quella storico/iconografica, che tocca anche gli aspetti del linguaggio e dello stile di Lichtenstein, passando dalla figura all'astrazione, con libertà e coerenza davvero uniche. È molto interessante a questo proposito sottolineare la nascita della cosiddetta ''Pop Abstraction'' attraverso le opere di Lichtenstein e dei suoi compagni di viaggio. L'altra chiave di lettura è quella disciplinare, che mira a evidenziare le complessità e insieme l'unità della pratica artistica di Lichtenstein, modernissimo nel suo affrontare la pittura a partire dai principi della riproduzione dell'immagine, e allo stesso tempo classico nella sua volontà di conferire a ogni disciplina una sua specifica importanza e un suo specifico ruolo.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, contenente i saggi dei curatori e di altri studiosi, quali Stefano Bucci, Mauro Carrera, Mirta d'Argenzio, Kenneth Tyler, oltre alla riproduzione di tutte le opere esposte.
ROY LICHTENSTEIN E LA POP ART AMERICANA Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma). Dall'8 settembre al 9 dicembre 2018. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) - sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18).
Aperto anche 1° novembre e 8 dicembre. Lunedì chiuso. Ingresso: 10,00 valido anche per le raccolte permanenti - 5,00 per le scuole. Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 info@magnanirocca.it www.magnanirocca.it Il martedì ore 15.30, il sabato ore 16 e la domenica e festivi ore 11.30, 15.30, 16.30, visita alla mostra LICHTENSTEIN E LA POP ART AMERICANA con guida specializzata; è possibile prenotare via mail a segreteria@magnanirocca.it , oppure presentarsi all'ingresso del museo fino a esaurimento posti; costo 15,00 (ingresso e guida).
Mostra e Catalogo (Silvana Editoriale) a cura di Walter Guadagnini e Stefano Roffi, saggi in catalogo di Stefano Bucci, Mauro Carrera, Mirta d'Argenzio, Walter Guadagnini, Stefano Roffi, Kenneth Tyler. Ufficio Stampa: Studio ESSECI, Stefania Bertelli gestione1@studioesseci.net tel. 049 663499 La mostra è realizzata grazie a: FONDAZIONE CARIPARMA, CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE. Media partner: Gazzetta di Parma, Kreativehouse. Con la collaborazione di XL Catlin, leader mondiale nell'assicurazione delle opere d'arte e di AON S.p.A. Sponsor tecnici: Angeli Cornici, Cavazzoni associati, Fattorie Canossa, Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico.
A Locarno ''Sandro Chia'', uno dei protagonisti assoluti della Transavanguardia.
La Pinacoteca Comunale Casa Rusca ospita fino al 6 gennaio 2019 un'ampia retrospettiva dedicata a Sandro Chia, uno dei maggiori artisti italiani di oggi.
Alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, la retrospettiva dedicata ad uno dei più grandi artisti del XX secolo: Roy Lichtenstein.
A Bergamo: l'ottava edizione de I Maestri del Paesaggio
Fino al 23 settembre, Arketipos e Comune di Bergamo presentano la manifestazione che promuove natura e bellezza: architettura del paesaggio e outdoor design in tutta la città
La COLLEZIONE MAQUILLAGE A/I 2018 ''APOTHEOSIS, LE MAT DE CHANEL'', dona una visione del mat reinventata che mette in luce la texture dei prodotti. Colori vibranti e consistenze raffinate raggiungono livelli inediti, che esaltano le superfici opache e le emozioni che sanno suscitare. ... CONTINUA
La storia affascinante di creme DE LA MER
Dal momento della sua creazione, Crème de la Mer ha affascinato innumerevoli devoti. Le leggende del dorato elisir segreto e della crema rigenerante del Dr. Max Huber suscitano ancora oggi una forte curiosità. ... CONTINUA
A settembre LANCÔME lancia LA VIE EST BELLE HAPPINESS LIMITED EDITION by LADYPINK
Una Limited Edition dell'iconica Eau de Parfum che nasce dall'arte e reinterpreta il concetto di felicità, portando con sé il messaggio #makesomeonehappy, ovvero: chi vuoi rendere felice? ... CONTINUA
GHD CURVE offre un'infinità di opportunità di styling
Da look con onde naturali effetto spettinato fino a lussuosi riccioli definiti, gli arriccia capelli ghd curve permettono di creare meravigliosi boccoli e onde che durano a lungo anche su capelli sottili e lunghi.... CONTINUA
La routine maquillage leggera di SISLEY per questa fine estate
Nelle calde temperature di fine estate, continuiamo a volere leggerezza, trasparenza e maquillage a lunga tenuta. ... CONTINUA
FERRAGAMO PARFUMS Sponsor alla mostra del cinema di Venezia
Salvatore Ferragamo Parfums è tornata in Laguna come sponsor del Premio Kinéo "Diamanti al Cinema", evento collaterale alla 75° esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.... CONTINUA
Matrimonio Chiara Ferragni Fedez
Le nozze si sono celebrate a Noto, cittadina in provincia di Siracusa terra d'origine della mamma di lei, Marina Di Guardo. ... CONTINUA
Nove Star per GABRIELLE
CHANEL svela una nuova Campagna Digital, creata per il lancio della linea bagno della fragranza GABRIELLE CHANEL composta da tre prodotti: Shower Gel, Body Lotion e Deodorante. Una serie di interviste che vede protagoniste alcune donne ispiratrici. ... CONTINUA
A Locarno ''Sandro Chia'', uno dei protagonisti assoluti della Transavanguardia.
La Pinacoteca Comunale Casa Rusca ospita fino al 6 gennaio 2019 un'ampia retrospettiva dedicata a Sandro Chia, uno dei maggiori artisti italiani di oggi.
Alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, la retrospettiva dedicata ad uno dei più grandi artisti del XX secolo: Roy Lichtenstein.
A Bergamo: l'ottava edizione de I Maestri del Paesaggio
Fino al 23 settembre, Arketipos e Comune di Bergamo presentano la manifestazione che promuove natura e bellezza: architettura del paesaggio e outdoor design in tutta la città
La COLLEZIONE MAQUILLAGE A/I 2018 ''APOTHEOSIS, LE MAT DE CHANEL'', dona una visione del mat reinventata che mette in luce la texture dei prodotti. Colori vibranti e consistenze raffinate raggiungono livelli inediti, che esaltano le superfici opache e le emozioni che sanno suscitare. ... CONTINUA
La storia affascinante di creme DE LA MER
Dal momento della sua creazione, Crème de la Mer ha affascinato innumerevoli devoti. Le leggende del dorato elisir segreto e della crema rigenerante del Dr. Max Huber suscitano ancora oggi una forte curiosità. ... CONTINUA
A settembre LANCÔME lancia LA VIE EST BELLE HAPPINESS LIMITED EDITION by LADYPINK
Una Limited Edition dell'iconica Eau de Parfum che nasce dall'arte e reinterpreta il concetto di felicità, portando con sé il messaggio #makesomeonehappy, ovvero: chi vuoi rendere felice? ... CONTINUA
A Locarno ''Sandro Chia'', uno dei protagonisti assoluti della Transavanguardia.
La Pinacoteca Comunale Casa Rusca ospita fino al 6 gennaio 2019 un'ampia retrospettiva dedicata a Sandro Chia, uno dei maggiori artisti italiani di oggi.
Alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo presso Parma, la retrospettiva dedicata ad uno dei più grandi artisti del XX secolo: Roy Lichtenstein.
A Bergamo: l'ottava edizione de I Maestri del Paesaggio
Fino al 23 settembre, Arketipos e Comune di Bergamo presentano la manifestazione che promuove natura e bellezza: architettura del paesaggio e outdoor design in tutta la città
La COLLEZIONE MAQUILLAGE A/I 2018 ''APOTHEOSIS, LE MAT DE CHANEL'', dona una visione del mat reinventata che mette in luce la texture dei prodotti. Colori vibranti e consistenze raffinate raggiungono livelli inediti, che esaltano le superfici opache e le emozioni che sanno suscitare. ... CONTINUA
La storia affascinante di creme DE LA MER
Dal momento della sua creazione, Crème de la Mer ha affascinato innumerevoli devoti. Le leggende del dorato elisir segreto e della crema rigenerante del Dr. Max Huber suscitano ancora oggi una forte curiosità. ... CONTINUA
A settembre LANCÔME lancia LA VIE EST BELLE HAPPINESS LIMITED EDITION by LADYPINK
Una Limited Edition dell'iconica Eau de Parfum che nasce dall'arte e reinterpreta il concetto di felicità, portando con sé il messaggio #makesomeonehappy, ovvero: chi vuoi rendere felice? ... CONTINUA
GHD CURVE offre un'infinità di opportunità di styling
Da look con onde naturali effetto spettinato fino a lussuosi riccioli definiti, gli arriccia capelli ghd curve permettono di creare meravigliosi boccoli e onde che durano a lungo anche su capelli sottili e lunghi.... CONTINUA
La routine maquillage leggera di SISLEY per questa fine estate
Nelle calde temperature di fine estate, continuiamo a volere leggerezza, trasparenza e maquillage a lunga tenuta. ... CONTINUA
FERRAGAMO PARFUMS Sponsor alla mostra del cinema di Venezia
Salvatore Ferragamo Parfums è tornata in Laguna come sponsor del Premio Kinéo "Diamanti al Cinema", evento collaterale alla 75° esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.... CONTINUA
Matrimonio Chiara Ferragni Fedez
Le nozze si sono celebrate a Noto, cittadina in provincia di Siracusa terra d'origine della mamma di lei, Marina Di Guardo. ... CONTINUA
Nove Star per GABRIELLE
CHANEL svela una nuova Campagna Digital, creata per il lancio della linea bagno della fragranza GABRIELLE CHANEL composta da tre prodotti: Shower Gel, Body Lotion e Deodorante. Una serie di interviste che vede protagoniste alcune donne ispiratrici. ... CONTINUA