DESIGN

Moroni MYFRIEND. Un nuovo modo per vedere le cose.

Una piccola lente d'ingrandimento da collo attaccata ad un cordino ideale per letture o esami rapidi, durante lo shopping o al ristorante.

Franca D.Scotti



Questa è la storia di un nuovo oggetto che si potrebbe definire Utility Design.
Recentemente si è assistito ad un incremento sostanziale nella vendita di occhiali da vista, non solo nei negozi di ottica ma anche in supermercati, farmacie e showroom di moda e design.
La vista ha un sensibile calo di prestazione, specialmente nella lettura delle cose piccole, e il numero dei presbiti negli ultimi anni è aumentato esponenzialmente per il fatto di tenere lo sguardo fisso per lungo tempo su dispositivi elettronici come smartphone, tablet e computer.
Leggendo le osservazioni di Rossella Fonte, Docente di Contattologia all'università Milano-Bicocca, le ore passate al computer e la continua interazione con il cellulare, che si controlla in media 150 volte al giorno, impegnano pesantemente gli occhi, a cui è richiesta un'efficienza visiva sempre più raffinata, nel lavoro e nel tempo libero.
Il progetto Moroni non ha l'ambizione di risolvere questi problemi oculistici, ma solo di dare un aiuto in certi momenti e occasioni in cui la necessità è leggere cose piccole. Oggetto utile ma anche accessorio glamour, Myfriend è una piccola lente d'ingrandimento da collo attaccata ad un cordino ideale per letture o esami rapidi, durante lo shopping o al ristorante.



La lente nella storia.
La Storia della lente è appassionante e spesso poco conosciuta.
La prima evidenza archeologica risale al VII secolo a.C.: la lente piano convessa di Nimrud, esposta al British Museum, venne scoperta nella sala del trono del palazzo del re assiro Sargon II. È in corso una disputa accademica sul suo uso: semplice lente di ingrandimento, monocolo per la correzione della vista, oppure lente di un telescopio.

Nel 1983 nella grotta del Monte Ida a Creta sono state rinvenute due lenti di ingrandimento di buona fattura ottenute tagliando in forma piano convessa cristalli di rocca.

Al Museo archeologico di Rodi è esposto un reperto proveniente da Ialiso e datato tra il VII ed il VI secolo a.C. che consiste di una serie di tre lenti realizzate in cristallo di rocca ed incastonate in cornici di bronzo dotate di una piccola protuberanza che ne consente la presa. Le lenti di diverso potere diottrico sono piano-convesse ed hanno un diametro di circa 1,5 cm. Le cornici di bronzo riportano simboli che consentono l'identificazione dell'ingrandimento della lente. Sarebbero state utilizzate per lavori di oreficeria e per l'incisione di sigilli.

Le prime informazioni scritte sull'uso di lenti risalgono all'antica Grecia, grazie alla commedia Le nuvole di Aristofane (424 a.C.), in cui si fa menzione della lente come strumento per concentrare i raggi solari e accendere il fuoco.
Plinio il vecchio riferisce che le lenti per accendere il fuoco erano note ai tempi dell'impero romano e ne menziona il primo uso come strumento di correzione ottica: durante i giochi, Nerone guardava i gladiatori attraverso uno smeraldo di sezione concava, presumibilmente per correggere una miopia.

Seneca descrive l'effetto ingrandente di un recipiente sferico di vetro pieno d'acqua. Il matematico arabo Alhazen, intorno all'anno 1000 scrisse il primo grande trattato di ottica, in cui descrive come nell'occhio umano il cristallino formi un'immagine sulla retina.

L'utilizzo comune delle lenti non si ha comunque fino all'invenzione degli occhiali, probabilmente avvenuta in Italia intorno al 1280.

L'idea
L'idea del progetto Myfriend nasce sulla spiaggia di un'isola greca per una serie di coincidenze: un paio di occhiali acquistato in un negozietto di una strada di Pechino, trattati un po' male perché non ancora indispensabili, durante la vacanza si sono rotti in due e si cominciò ad utilizzarne solo una metà.
Gli oggetti si adattano e si sviluppano a seconda delle esigenze della vita di tutti i giorni e questo ne è un tipico esempio: sull'isola, dove non si vendevano occhiali da vista, la nostra lente si è rivelata una vera salvezza, un amico sempre a portata di mano e molto meno ingombrante degli occhiali.
MYFRIEND è il tuo amico, che può essere sempre insieme a te, portato in modi diversi o semplicemente sul tavolo da lavoro, un oggetto utile per tutti i giorni e per tante occasioni.
Può servire per leggere correttamente le istruzioni di qualche prodotto, al supermercato, la posologia di un medicinale o un'etichetta di un eccellente bottiglia di vino, il menù al ristorante e in tutte quelle occasioni in cui le scritte sono troppo piccole o non c'è una situazione ottimale per una chiara lettura.
La sua praticità consiste nell'essere piccola e compatta, dotata di un cordoncino per diversi modi di utilizzo, semplici e funzionali, si può accorciare facendo scorrere la pallina di cui è dotato.
La lente MYFRIEND, da utilizzare tenendola a una distanza di 25 cm circa, ha un punto di focale ampio con potere X2, contrariamente alle altre lenti d'ingrandimento che di solito sono X4, X6, X10, X20.
Una soluzione adatta a molte esigenze, sempre a portata di mano e per tante occasioni
Friendly, comodo, elegante, Myfriend is your friend.
DESIGN & CONCEPT di Jacopo Pavesi e Roberta Pietrobelli

Novembre 2017