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Il Gorgonzola, prodotto d.o.p.


La storia di un prodotto dell'eccellenza gastronomica italiana, la storia del suo territorio.

La qualità e l'autenticità del GORGONZOLA, inserito nella lista dei prodotti D.O.P. dal 1996, sono assicurate da una severa legislazione che definisce la zona geografica per la raccolta del latte e la stagionatura, oltre agli standard di produzione.


Franca D.Scotti


Forse non tutti sanno che solo il latte degli allevamenti bovini delle provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato può essere utilizzato per produrre il gorgonzola conferendogli la denominazione d'origine protetta.
Ogni forma di gorgonzola deve essere poi marchiata all'origine e riportare sempre l'indicazione caseificio in cui è stata prodotta. Perché possa essere venduto come tale, il gorgonzola D.O.P. deve essere avvolto in fogli di alluminio recanti la del Consorzio senza la quale il formaggio semplicemente non è gorgonzola!
IL CONSORZIO
Il Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola è stato creato nel 1970 ed ha sede a Novara. E' un ente senza fini di lucro che raggruppa 38 caseifici che rappresentano il 100% della produzione globale. Il Consorzio, che dipende direttamente dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha il preciso scopo di vigilare sulla produzione e sul commercio del gorgonzola DOP e sull'utilizzo della sua denominazione al fine di tutelare produttori e consumatori.
Il Consorzio promuove tutte le iniziative tese a salvaguardare la tipicità e le caratteristiche del gorgonzola preservandole da ogni abuso, concorrenza sleale, contraffazione, uso improprio della DOP e comportamenti illeciti. Inoltre, in collaborazione con le Università, gli Istituti di ricerca e gli Istituti Tecnici Lattiero-Caseari, il Consorzio promuove ricerche tecnico-scientifiche.
I NUMERI
• Il gorgonzola è il 3° formaggio di latte vaccino per importanza nel panorama dei formaggi DOP italiani, dopo i due grana

• 4.443.538 di forme è stata la produzione globale di gorgonzola nel 2014 da parte delle circa 3000 aziende agricole e 38 aziende associate dislocate nel territorio consortile.

• 550 milioni di euro circa è il giro d'affari del gorgonzola al consumo oggi.

• In Italia le vendite si suddividono per il 65% nel nord-ovest, 19% nel nord-est, 9% nel sud e nelle isole e il 7% al centro.

• Il 31 % della produzione è destinato all'esportazione, prevalentemente nell'Unione Europea (con la Germania e la Francia che assorbono più del 50% dell'esportazione totale), ma anche negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone, paese in cui il consumo di formaggi italiani è in forte crescita.


LE ORIGINI

Il formaggio gorgonzola prende il nome dall'omonima cittadina alle porte di Milano. La sua data di nascita non è certa, come accade per molti alimenti tradizionali, ma si fa risalire al Medioevo, intorno all'anno 879, più di undici secoli fa.
Inizialmente si chiamava ''stracchino di gorgonzola'' con riferimento alle vacche "stracche", ovvero stanche dopo la transumanza dalle zone alpine della Valsassina alla zona pianeggiante di Gorgonzola.
Quest'area, grazie alle particolari condizioni climatiche e all'efficiente sistema di irrigazione, presentava pascoli stabili e foraggi di ottima qualità che favorivano la produzione di molto latte, ingrediente primario e indispensabile per produrre formaggio.
La produzione del gorgonzola comincia ad estendersi di pari passo con la canalizzazione delle risorse idriche e la costruzione dei navigli, completati intorno al 1500, nelle aree del Milanese, del Lodigiano e del Pavese. In questo modo il formaggio poteva essere velocemente trasportato a Milano, insieme agli altri prodotti alimentari, dove il commercio era più fiorente soprattutto in occasione delle fiere.
Un'ulteriore condizione geografica favorevole del territorio era rappresentata dalle grotte naturali della Valsassina perfette per la maturazione del gorgonzola anche nei mesi estivi durante i quali solitamente la lavorazione si interrompeva.

Col tempo nel nome rimane solo la parola ''gorgonzola'' e l'area di produzione si estende alla zona a cavallo tra Lombardia e Piemonte che comprende le provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato per il Piemonte; Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese per la Lombardia. Solo il latte appena munto degli allevamenti di queste province può oggi essere utilizzato per produrre il gorgonzola conferendogli la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.).

Vera svolta nella produzione del gorgonzola e dei formaggi in generale si ha nel 1860 con le prime strutture di stagionatura. Per volere dell'allora Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio vengono messi a punto, infatti, interventi per migliorare le competenze tecniche degli operatori e, di conseguenza, il livello tecnico-produttivo. Nel caso del gorgonzola questo significa essenzialmente la stagionatura nelle celle frigorifere.

Oggi come allora il latte di altissima qualità insieme alla sana produzione dei foraggi, all'elevato standard igienico delle stalle nei territori consortili e all'accurato procedimento tuttora manuale sono la premessa per la realizzazione di un prodotto dell'eccellenza italiana, espressione di una tradizione antichissima fatta di sapori sinceri e genuini. Ecco perché si dice che l'unico segreto del gorgonzola è quello di non avere segreti!

METODO DI PRODUZIONE

Anche nella grande industria nazionale il procedimento di produzione del gorgonzola prevede ancora un forte intervento manuale. Il formaggio si ottiene utilizzando esclusivamente latte vaccino intero pastorizzato cui si aggiungono fermenti lattici, caglio e spore di penicilli. A coagulazione avvenuta la cagliata viene sistemata nei fassiroli, o fascere, in quantità di circa 15 kg per ogni forma e viene lasciata riposare per permettere la perdita di siero. Successivamente le forme vengono girate e marchiate su entrambe le facce con il numero identificativo del caseificio di produzione. Quindi vengono spostate in celle, dette "purgatorio", con una temperatura di 18/24°C, dove le forme vengono salate manualmente.

Dopo 3 settimane circa di stagionatura, in celle frigorifere a 2/7° C, con umidità del 85/99%, ha luogo la foratura con grossi aghi metallici che permette all'aria di entrare nella pasta, sviluppare le colture già innestate nella cagliata e dare così vita alle inconfondibili venature blu/verdi del gorgonzola. A stagionatura ultimata, dopo circa 2 mesi, le forme vengono tagliate e ciascuna parte viene avvolta in alluminio riportante l'inconfondibile in rilievo del Consorzio, unica garanzia di qualità dove C sta ad indicare il Consorzio e G si riferisce al formaggio gorgonzola. Senza il numero del caseificio d'origine, i marchi del Consorzio e l'alluminio in rilievo, infatti, il formaggio non è gorgonzola.

CARATTERISTICHE

Il gorgonzola è un formaggio molle a pasta cruda che appartiene alla famiglia degli ''erborinati'' (da ''erborin'', che in dialetto milanese vuol dire prezzemolo) ovvero di quei formaggi che presentano le tipiche striature verdi date, non dall'utilizzo del prezzemolo, bensì dalla formazione di muffe. Altri ''erborinati'' famosi sono il Castelmagno della provincia di Cuneo, il Blu del Moncenisio, lo Stilton inglese e il Roquefort francese. Occorre circa un quintale di latte per ottenere una forma del peso di circa 12 kg.
DOLCE O PICCANTE?

Il gorgonzola del tipo piccante, si differenzia, oltre che per il gusto forte e deciso più simile al "roquefort" francese o allo "stilton" inglese, per le venature blu/verdi più accentuate e per la pasta più consistente e friabile. Il gorgonzola piccante prevede un periodo di stagionatura più lungo e durante la lavorazione vengono innestate colture di penicilli differenti. Questo tipo di gorgonzola, detto anche "gorgonzola del nonno" o "antico" perché consumato maggiormente in passato, rappresenta oggi circa il 9% della produzione nazionale.
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI

Il gorgonzola ha un alto contenuto di minerali e vitamine. E' inoltre appurato che il gusto e l'aroma del gorgonzola provocano un'attivazione sensoriale che stimola la secrezione di bile e di succo pancreatico favorendo in questo modo la digestione dei grassi e delle proteine.
Secondo una recente ricerca commissionata dal Consorzio per la tutela del formaggio gorgonzola al professor Mario Del Piano, medico gastroenterologo, il gorgonzola è tollerato anche da chi soffre di intolleranze alimentari (circa il 70% della popolazione adulta). Già in passato il professor Del Piano aveva sottolineato le particolari qualità nutritive del gorgonzola, impiegato sin dal Medioevo nella cura dei disturbi gastro-intestinali, e ancor oggi somministrato agli ammalati inappetenti per malattie croniche e neoplastiche.''Il Gorgonzola - ha aggiunto il professor Del Piano - grazie alla triplice fermentazione cui è sottoposto il latte (lattica, con i lieviti e le muffe) è consigliabile a tutti coloro, che pur avendo l'intolleranza al lattosio, non vogliono rinunciare a mangiare un buon formaggio!''.

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Il Gorgonzola, prodotto d.o.p.


La storia di un prodotto dell'eccellenza gastronomica italiana, la storia del suo territorio.

La qualità e l'autenticità del GORGONZOLA, inserito nella lista dei prodotti D.O.P. dal 1996, sono assicurate da una severa legislazione che definisce la zona geografica per la raccolta del latte e la stagionatura, oltre agli standard di produzione.


Franca D.Scotti


Forse non tutti sanno che solo il latte degli allevamenti bovini delle provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato può essere utilizzato per produrre il gorgonzola conferendogli la denominazione d'origine protetta.
Ogni forma di gorgonzola deve essere poi marchiata all'origine e riportare sempre l'indicazione caseificio in cui è stata prodotta. Perché possa essere venduto come tale, il gorgonzola D.O.P. deve essere avvolto in fogli di alluminio recanti la del Consorzio senza la quale il formaggio semplicemente non è gorgonzola!
IL CONSORZIO
Il Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola è stato creato nel 1970 ed ha sede a Novara. E' un ente senza fini di lucro che raggruppa 38 caseifici che rappresentano il 100% della produzione globale. Il Consorzio, che dipende direttamente dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha il preciso scopo di vigilare sulla produzione e sul commercio del gorgonzola DOP e sull'utilizzo della sua denominazione al fine di tutelare produttori e consumatori.
Il Consorzio promuove tutte le iniziative tese a salvaguardare la tipicità e le caratteristiche del gorgonzola preservandole da ogni abuso, concorrenza sleale, contraffazione, uso improprio della DOP e comportamenti illeciti. Inoltre, in collaborazione con le Università, gli Istituti di ricerca e gli Istituti Tecnici Lattiero-Caseari, il Consorzio promuove ricerche tecnico-scientifiche.
I NUMERI
• Il gorgonzola è il 3° formaggio di latte vaccino per importanza nel panorama dei formaggi DOP italiani, dopo i due grana

• 4.443.538 di forme è stata la produzione globale di gorgonzola nel 2014 da parte delle circa 3000 aziende agricole e 38 aziende associate dislocate nel territorio consortile.

• 550 milioni di euro circa è il giro d'affari del gorgonzola al consumo oggi.

• In Italia le vendite si suddividono per il 65% nel nord-ovest, 19% nel nord-est, 9% nel sud e nelle isole e il 7% al centro.

• Il 31 % della produzione è destinato all'esportazione, prevalentemente nell'Unione Europea (con la Germania e la Francia che assorbono più del 50% dell'esportazione totale), ma anche negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone, paese in cui il consumo di formaggi italiani è in forte crescita.


LE ORIGINI

Il formaggio gorgonzola prende il nome dall'omonima cittadina alle porte di Milano. La sua data di nascita non è certa, come accade per molti alimenti tradizionali, ma si fa risalire al Medioevo, intorno all'anno 879, più di undici secoli fa.
Inizialmente si chiamava ''stracchino di gorgonzola'' con riferimento alle vacche "stracche", ovvero stanche dopo la transumanza dalle zone alpine della Valsassina alla zona pianeggiante di Gorgonzola.
Quest'area, grazie alle particolari condizioni climatiche e all'efficiente sistema di irrigazione, presentava pascoli stabili e foraggi di ottima qualità che favorivano la produzione di molto latte, ingrediente primario e indispensabile per produrre formaggio.
La produzione del gorgonzola comincia ad estendersi di pari passo con la canalizzazione delle risorse idriche e la costruzione dei navigli, completati intorno al 1500, nelle aree del Milanese, del Lodigiano e del Pavese. In questo modo il formaggio poteva essere velocemente trasportato a Milano, insieme agli altri prodotti alimentari, dove il commercio era più fiorente soprattutto in occasione delle fiere.
Un'ulteriore condizione geografica favorevole del territorio era rappresentata dalle grotte naturali della Valsassina perfette per la maturazione del gorgonzola anche nei mesi estivi durante i quali solitamente la lavorazione si interrompeva.

Col tempo nel nome rimane solo la parola ''gorgonzola'' e l'area di produzione si estende alla zona a cavallo tra Lombardia e Piemonte che comprende le provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato per il Piemonte; Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese per la Lombardia. Solo il latte appena munto degli allevamenti di queste province può oggi essere utilizzato per produrre il gorgonzola conferendogli la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.).

Vera svolta nella produzione del gorgonzola e dei formaggi in generale si ha nel 1860 con le prime strutture di stagionatura. Per volere dell'allora Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio vengono messi a punto, infatti, interventi per migliorare le competenze tecniche degli operatori e, di conseguenza, il livello tecnico-produttivo. Nel caso del gorgonzola questo significa essenzialmente la stagionatura nelle celle frigorifere.

Oggi come allora il latte di altissima qualità insieme alla sana produzione dei foraggi, all'elevato standard igienico delle stalle nei territori consortili e all'accurato procedimento tuttora manuale sono la premessa per la realizzazione di un prodotto dell'eccellenza italiana, espressione di una tradizione antichissima fatta di sapori sinceri e genuini. Ecco perché si dice che l'unico segreto del gorgonzola è quello di non avere segreti!

METODO DI PRODUZIONE

Anche nella grande industria nazionale il procedimento di produzione del gorgonzola prevede ancora un forte intervento manuale. Il formaggio si ottiene utilizzando esclusivamente latte vaccino intero pastorizzato cui si aggiungono fermenti lattici, caglio e spore di penicilli. A coagulazione avvenuta la cagliata viene sistemata nei fassiroli, o fascere, in quantità di circa 15 kg per ogni forma e viene lasciata riposare per permettere la perdita di siero. Successivamente le forme vengono girate e marchiate su entrambe le facce con il numero identificativo del caseificio di produzione. Quindi vengono spostate in celle, dette "purgatorio", con una temperatura di 18/24°C, dove le forme vengono salate manualmente.

Dopo 3 settimane circa di stagionatura, in celle frigorifere a 2/7° C, con umidità del 85/99%, ha luogo la foratura con grossi aghi metallici che permette all'aria di entrare nella pasta, sviluppare le colture già innestate nella cagliata e dare così vita alle inconfondibili venature blu/verdi del gorgonzola. A stagionatura ultimata, dopo circa 2 mesi, le forme vengono tagliate e ciascuna parte viene avvolta in alluminio riportante l'inconfondibile in rilievo del Consorzio, unica garanzia di qualità dove C sta ad indicare il Consorzio e G si riferisce al formaggio gorgonzola. Senza il numero del caseificio d'origine, i marchi del Consorzio e l'alluminio in rilievo, infatti, il formaggio non è gorgonzola.

CARATTERISTICHE

Il gorgonzola è un formaggio molle a pasta cruda che appartiene alla famiglia degli ''erborinati'' (da ''erborin'', che in dialetto milanese vuol dire prezzemolo) ovvero di quei formaggi che presentano le tipiche striature verdi date, non dall'utilizzo del prezzemolo, bensì dalla formazione di muffe. Altri ''erborinati'' famosi sono il Castelmagno della provincia di Cuneo, il Blu del Moncenisio, lo Stilton inglese e il Roquefort francese. Occorre circa un quintale di latte per ottenere una forma del peso di circa 12 kg.
DOLCE O PICCANTE?

Il gorgonzola del tipo piccante, si differenzia, oltre che per il gusto forte e deciso più simile al "roquefort" francese o allo "stilton" inglese, per le venature blu/verdi più accentuate e per la pasta più consistente e friabile. Il gorgonzola piccante prevede un periodo di stagionatura più lungo e durante la lavorazione vengono innestate colture di penicilli differenti. Questo tipo di gorgonzola, detto anche "gorgonzola del nonno" o "antico" perché consumato maggiormente in passato, rappresenta oggi circa il 9% della produzione nazionale.
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI

Il gorgonzola ha un alto contenuto di minerali e vitamine. E' inoltre appurato che il gusto e l'aroma del gorgonzola provocano un'attivazione sensoriale che stimola la secrezione di bile e di succo pancreatico favorendo in questo modo la digestione dei grassi e delle proteine.
Secondo una recente ricerca commissionata dal Consorzio per la tutela del formaggio gorgonzola al professor Mario Del Piano, medico gastroenterologo, il gorgonzola è tollerato anche da chi soffre di intolleranze alimentari (circa il 70% della popolazione adulta). Già in passato il professor Del Piano aveva sottolineato le particolari qualità nutritive del gorgonzola, impiegato sin dal Medioevo nella cura dei disturbi gastro-intestinali, e ancor oggi somministrato agli ammalati inappetenti per malattie croniche e neoplastiche.''Il Gorgonzola - ha aggiunto il professor Del Piano - grazie alla triplice fermentazione cui è sottoposto il latte (lattica, con i lieviti e le muffe) è consigliabile a tutti coloro, che pur avendo l'intolleranza al lattosio, non vogliono rinunciare a mangiare un buon formaggio!''.

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La storia di un prodotto dell'eccellenza gastronomica italiana, la storia del suo territorio.

La qualità e l'autenticità del GORGONZOLA, inserito nella lista dei prodotti D.O.P. dal 1996, sono assicurate da una severa legislazione che definisce la zona geografica per la raccolta del latte e la stagionatura, oltre agli standard di produzione.


Franca D.Scotti


Forse non tutti sanno che solo il latte degli allevamenti bovini delle provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato può essere utilizzato per produrre il gorgonzola conferendogli la denominazione d'origine protetta.
Ogni forma di gorgonzola deve essere poi marchiata all'origine e riportare sempre l'indicazione caseificio in cui è stata prodotta. Perché possa essere venduto come tale, il gorgonzola D.O.P. deve essere avvolto in fogli di alluminio recanti la del Consorzio senza la quale il formaggio semplicemente non è gorgonzola!
IL CONSORZIO
Il Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola è stato creato nel 1970 ed ha sede a Novara. E' un ente senza fini di lucro che raggruppa 38 caseifici che rappresentano il 100% della produzione globale. Il Consorzio, che dipende direttamente dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, ha il preciso scopo di vigilare sulla produzione e sul commercio del gorgonzola DOP e sull'utilizzo della sua denominazione al fine di tutelare produttori e consumatori.
Il Consorzio promuove tutte le iniziative tese a salvaguardare la tipicità e le caratteristiche del gorgonzola preservandole da ogni abuso, concorrenza sleale, contraffazione, uso improprio della DOP e comportamenti illeciti. Inoltre, in collaborazione con le Università, gli Istituti di ricerca e gli Istituti Tecnici Lattiero-Caseari, il Consorzio promuove ricerche tecnico-scientifiche.
I NUMERI
• Il gorgonzola è il 3° formaggio di latte vaccino per importanza nel panorama dei formaggi DOP italiani, dopo i due grana

• 4.443.538 di forme è stata la produzione globale di gorgonzola nel 2014 da parte delle circa 3000 aziende agricole e 38 aziende associate dislocate nel territorio consortile.

• 550 milioni di euro circa è il giro d'affari del gorgonzola al consumo oggi.

• In Italia le vendite si suddividono per il 65% nel nord-ovest, 19% nel nord-est, 9% nel sud e nelle isole e il 7% al centro.

• Il 31 % della produzione è destinato all'esportazione, prevalentemente nell'Unione Europea (con la Germania e la Francia che assorbono più del 50% dell'esportazione totale), ma anche negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone, paese in cui il consumo di formaggi italiani è in forte crescita.


LE ORIGINI

Il formaggio gorgonzola prende il nome dall'omonima cittadina alle porte di Milano. La sua data di nascita non è certa, come accade per molti alimenti tradizionali, ma si fa risalire al Medioevo, intorno all'anno 879, più di undici secoli fa.
Inizialmente si chiamava ''stracchino di gorgonzola'' con riferimento alle vacche "stracche", ovvero stanche dopo la transumanza dalle zone alpine della Valsassina alla zona pianeggiante di Gorgonzola.
Quest'area, grazie alle particolari condizioni climatiche e all'efficiente sistema di irrigazione, presentava pascoli stabili e foraggi di ottima qualità che favorivano la produzione di molto latte, ingrediente primario e indispensabile per produrre formaggio.
La produzione del gorgonzola comincia ad estendersi di pari passo con la canalizzazione delle risorse idriche e la costruzione dei navigli, completati intorno al 1500, nelle aree del Milanese, del Lodigiano e del Pavese. In questo modo il formaggio poteva essere velocemente trasportato a Milano, insieme agli altri prodotti alimentari, dove il commercio era più fiorente soprattutto in occasione delle fiere.
Un'ulteriore condizione geografica favorevole del territorio era rappresentata dalle grotte naturali della Valsassina perfette per la maturazione del gorgonzola anche nei mesi estivi durante i quali solitamente la lavorazione si interrompeva.

Col tempo nel nome rimane solo la parola ''gorgonzola'' e l'area di produzione si estende alla zona a cavallo tra Lombardia e Piemonte che comprende le provincie di Novara, Vercelli, Cuneo, Biella, Verbano-Cusio-Ossola e il territorio di Casale Monferrato per il Piemonte; Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia e Varese per la Lombardia. Solo il latte appena munto degli allevamenti di queste province può oggi essere utilizzato per produrre il gorgonzola conferendogli la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.).

Vera svolta nella produzione del gorgonzola e dei formaggi in generale si ha nel 1860 con le prime strutture di stagionatura. Per volere dell'allora Ministero dell'Agricoltura, Industria e Commercio vengono messi a punto, infatti, interventi per migliorare le competenze tecniche degli operatori e, di conseguenza, il livello tecnico-produttivo. Nel caso del gorgonzola questo significa essenzialmente la stagionatura nelle celle frigorifere.

Oggi come allora il latte di altissima qualità insieme alla sana produzione dei foraggi, all'elevato standard igienico delle stalle nei territori consortili e all'accurato procedimento tuttora manuale sono la premessa per la realizzazione di un prodotto dell'eccellenza italiana, espressione di una tradizione antichissima fatta di sapori sinceri e genuini. Ecco perché si dice che l'unico segreto del gorgonzola è quello di non avere segreti!

METODO DI PRODUZIONE

Anche nella grande industria nazionale il procedimento di produzione del gorgonzola prevede ancora un forte intervento manuale. Il formaggio si ottiene utilizzando esclusivamente latte vaccino intero pastorizzato cui si aggiungono fermenti lattici, caglio e spore di penicilli. A coagulazione avvenuta la cagliata viene sistemata nei fassiroli, o fascere, in quantità di circa 15 kg per ogni forma e viene lasciata riposare per permettere la perdita di siero. Successivamente le forme vengono girate e marchiate su entrambe le facce con il numero identificativo del caseificio di produzione. Quindi vengono spostate in celle, dette "purgatorio", con una temperatura di 18/24°C, dove le forme vengono salate manualmente.

Dopo 3 settimane circa di stagionatura, in celle frigorifere a 2/7° C, con umidità del 85/99%, ha luogo la foratura con grossi aghi metallici che permette all'aria di entrare nella pasta, sviluppare le colture già innestate nella cagliata e dare così vita alle inconfondibili venature blu/verdi del gorgonzola. A stagionatura ultimata, dopo circa 2 mesi, le forme vengono tagliate e ciascuna parte viene avvolta in alluminio riportante l'inconfondibile in rilievo del Consorzio, unica garanzia di qualità dove C sta ad indicare il Consorzio e G si riferisce al formaggio gorgonzola. Senza il numero del caseificio d'origine, i marchi del Consorzio e l'alluminio in rilievo, infatti, il formaggio non è gorgonzola.

CARATTERISTICHE

Il gorgonzola è un formaggio molle a pasta cruda che appartiene alla famiglia degli ''erborinati'' (da ''erborin'', che in dialetto milanese vuol dire prezzemolo) ovvero di quei formaggi che presentano le tipiche striature verdi date, non dall'utilizzo del prezzemolo, bensì dalla formazione di muffe. Altri ''erborinati'' famosi sono il Castelmagno della provincia di Cuneo, il Blu del Moncenisio, lo Stilton inglese e il Roquefort francese. Occorre circa un quintale di latte per ottenere una forma del peso di circa 12 kg.
DOLCE O PICCANTE?

Il gorgonzola del tipo piccante, si differenzia, oltre che per il gusto forte e deciso più simile al "roquefort" francese o allo "stilton" inglese, per le venature blu/verdi più accentuate e per la pasta più consistente e friabile. Il gorgonzola piccante prevede un periodo di stagionatura più lungo e durante la lavorazione vengono innestate colture di penicilli differenti. Questo tipo di gorgonzola, detto anche "gorgonzola del nonno" o "antico" perché consumato maggiormente in passato, rappresenta oggi circa il 9% della produzione nazionale.
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI

Il gorgonzola ha un alto contenuto di minerali e vitamine. E' inoltre appurato che il gusto e l'aroma del gorgonzola provocano un'attivazione sensoriale che stimola la secrezione di bile e di succo pancreatico favorendo in questo modo la digestione dei grassi e delle proteine.
Secondo una recente ricerca commissionata dal Consorzio per la tutela del formaggio gorgonzola al professor Mario Del Piano, medico gastroenterologo, il gorgonzola è tollerato anche da chi soffre di intolleranze alimentari (circa il 70% della popolazione adulta). Già in passato il professor Del Piano aveva sottolineato le particolari qualità nutritive del gorgonzola, impiegato sin dal Medioevo nella cura dei disturbi gastro-intestinali, e ancor oggi somministrato agli ammalati inappetenti per malattie croniche e neoplastiche.''Il Gorgonzola - ha aggiunto il professor Del Piano - grazie alla triplice fermentazione cui è sottoposto il latte (lattica, con i lieviti e le muffe) è consigliabile a tutti coloro, che pur avendo l'intolleranza al lattosio, non vogliono rinunciare a mangiare un buon formaggio!''.

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illycaffè per San Valentino: un amore di caffè!


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Franca D.Scotti
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La cultura del caffè per Mokarico



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Il Paniere di lunga vita … nelle Marche


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Appletru: il love cocktail del Café Trussardi si veste di mela


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TownHouse Hotels presenta ''I Dodici Gatti in Galleria'' pizza&grill



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AUGURI GINO! In onore del 90° compleanno di LUIGI VERONELLI


Martedì 2 febbraio l'esclusiva cena - evento a scopo benefico
In onore del 90° compleanno di Luigi Veronelli



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"Colline vitate del Soave" paesaggio di interesse storico


Le colline vitate del Soave patrimonio storico e rurale d'Italia
La doc veronese è la prima in Italia ad ottenere il riconoscimento da parte dell'Osservatorio nazionale del Paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali, istituito dal Ministero delle politiche agricole.



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La linea Vanini di Icam si arricchisce di due nuovi gusti


Pera e cannella e limone e pepe rosa: ecco i nuovi sapori del cioccolato premium italiano prodotto con il cacao più antico del mondo



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A Milano approda il Salon du Chocolat


Tre giorni di degustazioni, eventi ed esposizioni ed un unico grande protagonista: il cioccolato. La capitale della moda e del design, ma anche città prediletta dai foodies, ospiterà finalmente la prima edizione milanese del più importante evento mondiale del cioccolato, il Salon du Chocolat di Parigi.



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Al Perbellini di isola Rizza si festeggia la stella Michelin


Brilla di luce propria la prima stella Michelin della rinnovata gestione del Ristorante Perbellini di Isola Rizza (Verona) che, a un anno dal cambio di guardia, conferma il suo posizionamento nel firmamento degli stellati italiani della rinomata guida.


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La Maison di Champagne Bruno Paillard presenta il nuovo sito


Un invito a navigare il suo mondo



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SCUOLA DI CUCINA teatro7|Lab: 2016


Grandi novità a teatro7: a partire dal mese di gennaio una serie di lezioni in diretta sul sito: il Resident Chef Roberto Cuculo ospiterà nonne, mamme, appassionati di cucina, ciascuno con una ricetta appartenente alla propria tradizione famigliare.



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Arnaldo Caprai attrae il mercato americano


Un nuovo accordo per il 2016
Il primo brand Umbro nel portfolio del prestigioso marchio americano Wilson Daniels



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Sogni e Biscotti



Biscotti con l'aforisma d'autore.
Cibo e amore. Per il corpo, la mente e il cuore.
Biscotti, aforismi e non solo…



Franca D.Scotti

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Il Gorgonzola, prodotto d.o.p.


La storia di un prodotto dell'eccellenza gastronomica italiana, la storia del suo territorio.

La qualità e l'autenticità del GORGONZOLA, inserito nella lista dei prodotti D.O.P. dal 1996, sono assicurate da una severa legislazione che definisce la zona geografica per la raccolta del latte e la stagionatura, oltre agli standard di produzione.


Franca D.Scotti
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illycaffè per San Valentino: un amore di caffè!


San Valentino è la festa per eccellenza dedicata a tutti gli innamorati, che sono soliti scambiarsi un dono per celebrare questa ricorrenza. Quest'anno perché non stupire la propria dolce metà con un pensiero dall'aroma inconfondibile firmato illycaffè?

Franca D.Scotti
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La cultura del caffè per Mokarico



Da sempre votata alla diffusione della cultura del caffè, MOKARICO dopo aver fortemente voluto la certificazione dell'Espresso italiano, crede che l'amore per il caffè passi anche attraverso una maggiore conoscenza delle diverse miscele e della loro estrazione.


Franca D.Scotti

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Il Paniere di lunga vita … nelle Marche


Non solo prodotti gastronomici, ma anche tipicità naturali ed artistiche delle Marche
L'università di Camerino (Mc), alcuni comuni marchigiani e imprenditori locali si sono uniti per dare vita ad un progetto che esalti il territorio marchigiano e il suo ricco ''paniere di prodotti della lunga vita''



Franca D.Scotti

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Appletru: il love cocktail del Café Trussardi si veste di mela


La red passion Campari per celebrare la festa degli innamorati
Lo spazio metropolitano del Levriero, a due passi dal Teatro alla Scala, per San Valentino propone un drink scenografico: una stark delicious svuotata e colmata con un mix suadente di profumi ed essenze.


Franca D.Scotti
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TownHouse Hotels presenta ''I Dodici Gatti in Galleria'' pizza&grill



Con la sua splendida terrazza con vista sui tetti della Galleria e di Milano, I Dodici Gatti, Grill & Pizza in Galleria è il primo ristorante e pizzeria sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele II.
Perfetto per la cena di San Valentino con un menù a base di pizze salate e dolci, oltre alle squisitezze dello chef



Franca D.Scotti
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AUGURI GINO! In onore del 90° compleanno di LUIGI VERONELLI


Martedì 2 febbraio l'esclusiva cena - evento a scopo benefico
In onore del 90° compleanno di Luigi Veronelli



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"Colline vitate del Soave" paesaggio di interesse storico


Le colline vitate del Soave patrimonio storico e rurale d'Italia
La doc veronese è la prima in Italia ad ottenere il riconoscimento da parte dell'Osservatorio nazionale del Paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali, istituito dal Ministero delle politiche agricole.



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La linea Vanini di Icam si arricchisce di due nuovi gusti


Pera e cannella e limone e pepe rosa: ecco i nuovi sapori del cioccolato premium italiano prodotto con il cacao più antico del mondo



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A Milano approda il Salon du Chocolat


Tre giorni di degustazioni, eventi ed esposizioni ed un unico grande protagonista: il cioccolato. La capitale della moda e del design, ma anche città prediletta dai foodies, ospiterà finalmente la prima edizione milanese del più importante evento mondiale del cioccolato, il Salon du Chocolat di Parigi.



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Al Perbellini di isola Rizza si festeggia la stella Michelin


Brilla di luce propria la prima stella Michelin della rinnovata gestione del Ristorante Perbellini di Isola Rizza (Verona) che, a un anno dal cambio di guardia, conferma il suo posizionamento nel firmamento degli stellati italiani della rinomata guida.


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illycaffè per San Valentino: un amore di caffè!


San Valentino è la festa per eccellenza dedicata a tutti gli innamorati, che sono soliti scambiarsi un dono per celebrare questa ricorrenza. Quest'anno perché non stupire la propria dolce metà con un pensiero dall'aroma inconfondibile firmato illycaffè?

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La cultura del caffè per Mokarico



Da sempre votata alla diffusione della cultura del caffè, MOKARICO dopo aver fortemente voluto la certificazione dell'Espresso italiano, crede che l'amore per il caffè passi anche attraverso una maggiore conoscenza delle diverse miscele e della loro estrazione.


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Il Paniere di lunga vita … nelle Marche


Non solo prodotti gastronomici, ma anche tipicità naturali ed artistiche delle Marche
L'università di Camerino (Mc), alcuni comuni marchigiani e imprenditori locali si sono uniti per dare vita ad un progetto che esalti il territorio marchigiano e il suo ricco ''paniere di prodotti della lunga vita''



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Con la sua splendida terrazza con vista sui tetti della Galleria e di Milano, I Dodici Gatti, Grill & Pizza in Galleria è il primo ristorante e pizzeria sui tetti della Galleria Vittorio Emanuele II.
Perfetto per la cena di San Valentino con un menù a base di pizze salate e dolci, oltre alle squisitezze dello chef



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AUGURI GINO! In onore del 90° compleanno di LUIGI VERONELLI


Martedì 2 febbraio l'esclusiva cena - evento a scopo benefico
In onore del 90° compleanno di Luigi Veronelli



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Le colline vitate del Soave patrimonio storico e rurale d'Italia
La doc veronese è la prima in Italia ad ottenere il riconoscimento da parte dell'Osservatorio nazionale del Paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali, istituito dal Ministero delle politiche agricole.



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Pera e cannella e limone e pepe rosa: ecco i nuovi sapori del cioccolato premium italiano prodotto con il cacao più antico del mondo



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A Milano approda il Salon du Chocolat


Tre giorni di degustazioni, eventi ed esposizioni ed un unico grande protagonista: il cioccolato. La capitale della moda e del design, ma anche città prediletta dai foodies, ospiterà finalmente la prima edizione milanese del più importante evento mondiale del cioccolato, il Salon du Chocolat di Parigi.



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Al Perbellini di isola Rizza si festeggia la stella Michelin


Brilla di luce propria la prima stella Michelin della rinnovata gestione del Ristorante Perbellini di Isola Rizza (Verona) che, a un anno dal cambio di guardia, conferma il suo posizionamento nel firmamento degli stellati italiani della rinomata guida.


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La Maison di Champagne Bruno Paillard presenta il nuovo sito


Un invito a navigare il suo mondo



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SCUOLA DI CUCINA teatro7|Lab: 2016


Grandi novità a teatro7: a partire dal mese di gennaio una serie di lezioni in diretta sul sito: il Resident Chef Roberto Cuculo ospiterà nonne, mamme, appassionati di cucina, ciascuno con una ricetta appartenente alla propria tradizione famigliare.



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Arnaldo Caprai attrae il mercato americano


Un nuovo accordo per il 2016
Il primo brand Umbro nel portfolio del prestigioso marchio americano Wilson Daniels



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Sogni e Biscotti



Biscotti con l'aforisma d'autore.
Cibo e amore. Per il corpo, la mente e il cuore.
Biscotti, aforismi e non solo…



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Il Gorgonzola, prodotto d.o.p.


La storia di un prodotto dell'eccellenza gastronomica italiana, la storia del suo territorio.

La qualità e l'autenticità del GORGONZOLA, inserito nella lista dei prodotti D.O.P. dal 1996, sono assicurate da una severa legislazione che definisce la zona geografica per la raccolta del latte e la stagionatura, oltre agli standard di produzione.


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