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Giochi di Potere

Con Theo James e Ben Kingsley un intrigo internazionale che mostra il lato oscuro del potere

Franca D.Scotti



Giochi di Potere vede il protagonista Michael che ottiene il lavoro dei suoi sogni alle Nazioni Unite come coordinatore del programma "Oil for Food".
Sarà questa un'occasione di scoperta della cruda e cinica realtà che si nasconde dietro i programmi apparentemente umanitari.

Il coraggio di Michael lo porterà a denunciare a proprio rischio ciò che non avrebbe mai dovuto scoprire.
Michael si ritrova in un Iraq che, nell'atmosfera già tesa del dopoguerra, è assediato da agenti del governo e da paesi avidi di potere attratti come squali dalle sue riserve di petrolio. Michael cercherà risposte nell'unica persona di cui è convinto di potersi fidare, Pasha (Ben Kingsley), suo capo ed esperto diplomatico. Ma man mano comincia a sospettare che si tratti di una cospirazione ad alti livelli.
Il film è basato sull'omonima autobiografia / inchiesta di Michael Soussan. Nato in Danimarca, Soussan è un giornalista freelance attivo sulle pagine prestigiose del New York Times e del Wall Street Journal.

Il libro si riferisce al periodo che Michael passò alle Nazioni Unite nel 1997, nell'ambito del protocollo Oil-For-Food, col quale si accompagnava la sopravvivenza dell'Iraq di Saddam Hussein dopo le sanzioni, tramite lo scambio di petrolio per cibo.
Ma al di là di una facciata ufficiale, alcuni capi stessi lucravano sull'operazione ricevendo tangenti da Saddam.
E Soussan osò firmare un articolo di accusa sul Wall Street Journal, portando il Segretario Generale Kofi Annan a istituire una commissione d'inchiesta per far luce sulla vicenda.
Bel film ricco di colpi di scena che fa riflettere sul dietro le quinte di alcune operazioni umanitarie, proprio in un periodo in cui si mettono in discussione tante azioni nazionali e internazionali improntate ad una ufficiale generosità e al politically correct.

Luglio 2018