FOOD

Pesaro alla ricerca del dolce di Rossini

I maestri AMPI, l'Accademia di Fabbri e Massari, accettano la sfida di ''Sweet Rossini'': gara al dolce ufficiale dell'anno rossiniano

Franca D.Scotti



Nell'anno delle celebrazioni dei 150 anni della sua morte, Rossini continua a essere celebrato dalla sua città natale. E questa volta con una dolcissima iniziativa. Si chiama ''Sweet Rossini'' ed è il progetto presentato a Pesaro dal vice sindaco Daniele Vimini e da AMPI, Accademia Maestri Pasticceri Italiani, guidata da Gino Fabbri e dal presidente onorario Iginio Massari.

Un'iniziativa prestigiosa, per obiettivi, tempistiche e personaggi di lustro coinvolti, di cui sono stati elencati gli ''ingredienti base'': una sfida all'ultimo dolce incentrata sulla figura di Rossini e sull'interpretazione contemporanea dei suoi gusti che si rivolge al top della pasticceria italiana.

''L'omaggio al genio di Rossini - ha detto Daniele Vimini, vice sindaco di Pesaro - nell'anno del 150° continua a essere attraente, entusiasmante e a tratti 'pop'. 'Sweet Rossini' presentata da AMPI esalta e racconta, con un progetto di qualità e dall'appeal internazionale, l'interesse che il Cigno ha dedicato verso le arti della cucina, la cultura della tavola e la filosofia della convivialità''.
E ancora: '''Sweet Rossini svelerà l'interpretazione contemporanea dei lasciti rossiniani in fatto di cultura gastronomica, in particolare nel campo dolciario. Il dolce che nascerà da questo progetto, e che sarà presentato prima del Rof, diverrà 'patrimonio internazionale' che i turisti potranno portar con sé come ricordo di Rossini e della città''.




A raccontare il lato ''gourmand'' di Rossini saranno i 70 accademici AMPI, punto di riferimento della ''Pasticceria di Qualità'' italiana, a cui si rivolge il concorso. ''Sweet Rossini'' prevede, a fine maggio una prima tappa riservata agli addetti ai lavori AMPI in cui sarà effettuato il test del prodotto, e una seconda tappa ''pubblica'', nell'estate 2018, a Pesaro, in cui verrà consacrato - con un riconoscimento ufficiale e un premio - il pasticcere vincitore del ''Premio Sweet Rossini''.
''L'idea di 'Sweet Rossini' - precisa Gino Fabbri, presidente AMPI - è nata durante l'ultimo Simposio Pubblico AMPI ''m'è dolce'' che si è tenuto a ottobre 2017 a Recanati. L'obiettivo è rendere l'Accademia ambasciatrice del lato 'più dolce' di Rossini. Lo faremo rispettando i nostri dettami: perfezione nello stile, attenzione scrupolosa nell'uso delle materie prime e virtuosismo creativo. Abbiamo stilato un regolamento che prevede, fra l'altro, l'utilizzo di materie prime d'eccellenza e 60 giorni di shelf life (conservabilità) del dolce senza l'utilizzo di conservanti. Ci aspettiamo una buona adesione alla sfida''.

I pasticceri AMPI che parteciperanno, dovranno dunque rispettare i ferrei requisiti imposti dall'Accademia e assolvere alle necessità dettate dalla declinazione comunicativa di ''Sweet Rossini'': ''Il dolce - aggiungono da AMPI - che sarà proclamato vincitore da una giuria qualificata, diventerà il simbolo di Rossini. Ma sarà anche un dono alle Marche, una regione che, ad oggi, non ha ancora un'identificazione dolciaria''.
La chiamata alle ''fruste'' di AMPI si rivolge anche ai 4 accademici marchigiani: Claudio Marcozzi (pasticceria "Picchio" di Loreto), Roberto Cantolacqua, (dell'omonima pasticceria di Tolentino); Armando Lombardi (vice presidente AMPI, dell'omonima pasticceria di Osimo) e Andrea Urbani (di ''Guerrino Pasticceria & Banqueting" di Fano).

Marzo 2018